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È stata decisamente positiva la riapertura dell’Ariston a Sanremo come sala cinematografica a partire dallo scorso venerdì 30 aprile. Due proiezioni, due film, poco meno di duecento posti disponibili, e dal prossimo venerdì 7 maggio apre anche il Ritz con ‘Nomadland’ alle 16,30 e ‘Minari’ alle 19,30 mentre la grande sala Ariston proporrà due proiezioni alle 17 e alle 19,45 dello stesso film ‘Rifkin’s Festival’ di Woody Allen.

Ma domani è il giorno del ritorno dell’Orchestra Sinfonica di Sanremo per un concerto in presenza di pubblico, poco meno di 100 spettatori, nel Teatro dell’Opera del Casinò.

“Cominciamo questo 6 maggio solo per i nostri abbonati, dal giovedì successivo proporremo due appuntamenti: il primo per gli abbonati, il secondo poco dopo per il pubblico pagante”, dice il presidente Livio Emanueli.

“L’appuntamento è alle ore 16 di domani con ‘7 aprile 1786 – Mozart acclamato autore e interprete’ con musiche di Mozart e Franz Schubert. I successivi giovedì 13, 20 e 27 gli orari saranno alle 15 per gli abbonati e alle 18,30 per il pubblico pagante con un prezzo fisso di 5 euro”.

“In oltre un anno di sofferenza la nostra Orchestra si è esibita in presenza solo quest’estate, poi siamo tornati ad affrontare un percorso ad ostacoli con esibizioni solo in streaming ma adesso è l’ora di ripartire a tutti gli effetti seppur con un numero molto limitato di spettatori. Sono convinto che progressivamente potremo ampliare la platea in vista dell’estate con le esibizioni all’aperto che potranno ospitare ancora più persone”.

“Anche noi ovviamente dovremo far rispettare un protocollo – spiega Emanueli – a partire da prenotazioni solo online e nessuna bigliettazione in presenza, distanziamento, mascherina e spazi sanificati prima e dopo il concerto. Anche i nostri professori saranno sottoposti a tampone, si disporranno adeguatamente distanziati e avranno l’obbligo di indossare la mascherina salvo eccezioni evidenti”.

“Programmare un’intera stagione con l’emergenza coronavirus significa avere piani alternativi – dice – visto che il Governo decide sulla base dei dati della pandemia ma noi siamo ottimisti pur senza sapere quando i teatri saranno disponibili con la loro massima capienza”.

“La diffusione del virus ha condizionato anche la tempistica del nostro passaggio di sede presso il Palafiori di corso Garibaldi – conclude il Presidente della Sinfonica – noi abbiamo comunque a disposizione la nostra sala prove all’interno di quella struttura che inizieremo ad utilizzare penso alla fine dell’estate quando non potremo più provare in esterno. Intanto vedremo di avviare il trasloco dalla sede attuale di parte dei nostri uffici così da avviare il progetto di un polo unico per musica e spettacolo secondo il disegno dell’amministrazione comunale e del nostro Cda”.