parasio imperia

Un importante progetto per Borgo Parasio verrà arricchito con l’installazione di una mostra permanente di mattonelle artistiche. Una colorata “passeggiata degli artisti” (dove anticamente era situato il lavatoio), riuscito connubio tra arte contemporanea e sito d’interesse storico e paesaggistico.

L’inaugurazione, in presenza delle autorità sarà domenica 12 settembre alle ore 17.30, con raduno in Piazza Pagliari al Parasio, per scoprire insieme agli artisti partecipanti al progetto questo nuovo luogo di interesse della città di Imperia.

Commenta l’artista, ideatrice del progetto ‘Una Mattonella al Parasio‘, Serenella Sossi: “L’attaccamento alla mia città d’origine, la mia passione per l’arte e il mio desiderio di condividerla con colleghi artisti per divulgarla e farla apprezzare, un’idea originale “rubata” e poi elaborata con chi da anni promuove con successo eventi culturali, ecco gli ingredienti usati per creare “una mattonella al Parasio”!

Raccolto il consenso e il supporto del Circolo Parasio per la realizzazione del progetto, accolto con entusiasmo dal “past President” e fondatore del Circolo Giacomo Raineri, ho voluto coinvolgere la Galleria Monteoliveto, che da anni mi promuove, che ha contribuito a dare un impulso internazionale all’evento grazie all’adesione di artisti provenienti da diverse parti del mondo (USA, Germania, Inghilterra, Cuba, Taiwan, oltre a Francia e Italia). Ho coinvolto anche il gruppo di artisti dell’associazione stArt di Nizza, di cui faccio parte da tempo e alcuni dei miei allievi di scultura del Centro Culturale di St. Laurent-du-Var dove insegno da anni e ho ovviamente chiesto la partecipazione di amici artisti, che hanno aderito con entusiasmo e che ringrazio.

Adesioni e interesse per il progetto che sono andati oltre le migliori aspettative! 65 mattonelle artistiche sono un bel successo! Di ciò ringrazio chi ha collaborato e lavorato con me (tutto volontariato, ci tengo a precisarlo!) per realizzare questo impegnativo progetto e tutti gli artisti partecipanti che ci hanno creduto e hanno donato la loro opera”.