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Un Sangermani di 15 metri, classe 1963. Più semplicemente Beatrice, barca a vela che da oggi è ufficialmente di proprietà del comune di Imperia su donazione della Fondazione Bracco, presieduta da Diana De Silva Bracco.

All’auditorium del Museo Navale si è svolta questa mattina la cerimonia di consegna con il sindaco Claudio Scajola, Diana Bracco, il professore dell’istituto Nautico Luca Bonjean e tutte le principali cariche militari e del mondo nautico della città.

Beatrice è stata ristrutturata nel capoluogo ponentino attraverso un progetto di scuola-lavoro portato avanti dall’istituto sopradetto e da qui mira a diventare simbolo della città e della vela nel mondo. Sarà alle Vele d’Epoca d’Imperia a settembre, ma ha, come spiegato da Scajola, l’obiettivo di partecipare con i migliori giovani a tutte le più importanti regate internazionali.

Particolare e raccontata oggi la storia che ha portato l’imbarcazione proprio a Imperia. Dopo la scomparsa di Roberto De Silva, marito di Diana Bracco, Beatrice è rimasta inutilizzata. Nel 2016 il comandante Giancarlo Gaudino suggerisce la donazione alla città di Imperia. La proposta viene accolta con entusiasmo dalla dottoressa Bracco, presidente e amministratore di uno dei più importanti gruppi farmaceutici mondiali. Da qui il coinvolgimento del professor Luca Bonjean, compagno di scuola di Gaudino, e lo spostamento all’Imperia Yacht Service per il restyling fatto dai ragazzi della scuola e da tanti volontari della città.

“Avere qui Diana Bracco significa avere uno dei pregi, un vanto dell’industria italiana nel mondo – ha detto il sindaco Scajola. Dona alla nostra città un pezzo del suo cuore. Qui è stata completamente risistemata e oggi passa nella proprietà del comune di Imperia che la utilizzerà secondo le volontà della dottoressa Bracco ovvero alternanza scuola lavoro e possibilità di far navigare sempre di più questa bellissima Beatrice”.

“Il comandante Gaudino mi ha suggerito che l’istituto Nautico di Imperia avrebbe potuto portare molto bene avanti il restauro iniziato da mio marito – ha spiegato Bracco. Così è stato. Il restauro è avvenuto sotto il controllo di alcuni dirigenti molto capaci, ma è stato fatto da questi giovani studenti riportando la barca al suo antico splendore. Mi ha colpito anche la grande presenza femminile con circa 80 studentesse al Nautico, questo mi è piaciuto molto”.

Dopo la conferenza stampa si è tenuta sul molo San Lazzaro, dove si trova attualmente Beatrice, la cerimonia dell’alza bandiera e la benedizione dell’imbarcazione officiata da don Lucio Fabbris. Da segnalare infine che, contestualmente alla cerimonia, è stato presentato anche il libro di Fabio Pozzo intitolato: ‘Beatrice, l’importante è andare per mare‘, che ripercorre storia e vicissitudini della barca.