imperia al centro

Riceviamo e pubblichiamo di seguito la nota stampa di Imperia al Centro.

“Per noi di Imperia al Centro il gruppo viene prima del singolo, per questo abbiamo fatto ogni sforzo per mantenere unita la coalizione progressista; sia pure con le difficoltà e le amarezze vissute in questi mesi è un risultato acquisito e ora pensiamo esclusivamente a consolidarlo.

Siamo pronti a mettere a disposizione la nostra esperienza di cinque anni, il nostro lavoro e le donne e gli uomini migliori per cambiare verso alla città, a sostegno del candidato sindaco Ivan Bracco e di tutta la coalizione, per generare un cambiamento profondo, nelle persone, nei linguaggi, nelle scelte.

Per noi di Imperia al Centro le cose da fare vengono prima delle persone, per questo ci siamo concentrati sui temi che ci sono più cari – anzitutto l’etica pubblica e l’ambiente.

Etica, perché in una provincia all’ottavo posto in Italia – e prima al nord – per rischio di infiltrazioni mafiose (fonte: https://eurispes.eu/news/eurispes-risultati-dellindice-di-permeabilita-dei-territori-alla-criminalita-organizzata-ipco/), sono necessarie assoluta trasparenza negli appalti e negli incarichi, limpidezza nella scelta delle persone, competenza e merito come unico termine di riferimento. La gestione della cosa pubblica come esercizio di potere, spesso con torbidi conflitti di interesse, non genera senso di comunità ma rende sudditi e non cittadini. Il contratto sociale si basa sulla fiducia e la mancanza di etica annulla il senso di comunità, non valorizza il merito, non favorisce l’economia e allontana le energie più sane, attirando invece affaristi senza scrupoli.

Ambiente, perché dobbiamo ripensare da zero il rapporto fra l’uomo e il pianeta. Come cittadini, e come amministratori di una piccola città, vogliamo più alberi e più verde, meno auto e più biciclette, meno cemento e più socialità; non ci interessano cantieri autocelebrativi per opere spesso inutili che avanzano un centimetro alla volta, ma vogliamo invece cambiare direzione, e fare un passo alla volta verso una città più sostenibile, con più lavoro, servizi migliori, più solidarietà. Vogliamo un Comune che chieda a gran forza più sanità pubblica, invece di accettare supinamente la mercificazione della salute in atto da parte di Regione Liguria.

Preferiamo di gran lunga il “noi” all’io, vogliamo un sindaco che faccia esclusivamente quel mestiere e non assommi incarichi come fossero medaglie, assessori che abbiano una propria indipendenza, un consiglio comunale casa di tutti e non un palcoscenico.

Per noi “fare” significa “fare bene”, in modo sostenibile e duraturo, e dalla ciclabile al porto c’è moltissimo da cambiare”.