Orosei
Foto: Golfo di Orosei | Credit: Heather Cowper - CC BY 2.0

Ilaria e Pietro sono tornati a casa. I due giovani fidanzati, lei sanremese e lui di Imperia, costretti ad una lunga quarantena a seguito positività da Covid evidenziatasi appena arrivati in Sardegna per una breve vacanza, sono stati lasciati liberi di abbandonare l’isola e fare rientro alle proprie abitazioni dalle quali mancavano da un mese esatto.

A dare una svolta alla loro vicenda è stata la circolare emessa dal Ministero della Salute: se dopo 21 giorni di test il soggetto rimane positivo ma totalmente asintomatico è evidente che la sua carica virale risulta essere così bassa da impedire di essere contagiosa. Pietro è risultato negativo all’ultimo tampone mentre Ilaria no ma trascorse le fatidiche tre settimane i due hanno ottenuto il via libera dall’Asl di Orosei e nella serata di ieri si sono imbarcati sul traghetto che da Olbia li ha portati alle prime luci dell’alba a Genova da dove poi hanno proseguito per tornare nelle rispettive famiglie. E’ stata festa grande e forti emozioni per tutti.

Ilaria e Pietro erano partiti per una settimana di vacanza dal 14 al 20 settembre in un residence di Orosei. Sbarcati ad Olbia, i due fidanzati non erano stati controllati da nessun medico o infermiere dell’Asl e ligi alle disposizioni allora in vigore in quella regione, la mattina dopo si sono recati in un laboratorio di Nuoro per sottoporsi al test.

L’esito è stato di positività per entrambi e da allora sono stati costretti a rimanere in isolamento con la speranza che i test successivi potessero dimostrare il ritorno alla negatività. Nessun sintomo, nessuna cura, nessuna profilassi, solo l’attesa del prossimo tampone. Sono andati avanti così per tre settimane al punto che il residence nel frattempo ha chiuso per fine stagione estiva ma grazie alla gentilezza dei gestori loro due sono potuti rimanere, aiutati anche per fare la spesa e sopravvivere.

Adesso tutto è finalmente alle spalle. Nei prossimi giorni Ilaria e Pietro probabilmente potranno tornare alle rispettive mansioni lavorative anche se ogni azienda ha il suo protocollo in casi di fine positività al virus.