Il Parlamento si è espresso all’unanimità per risolvere il cosiddetto “caso targhe estere”.

L’ordine del giorno, presentato dall’On. Giorgio Mulè (FI), deputato eletto nel nostro collegio elettorale, è stato approvato oggi alla Camera dei Deputati. Il testo impegna il governo ad adottare “tempestivamente gli opportuni interventi normativi al fine di risolvere le criticità riscontrate da una cospicua platea di utenti della strada, ed in particolar modo, dai lavoratori frontalieri a seguito di quanto previsto dall’articolo 93 del codice della strada, così come novellato dal decreto-legge n. 113 del 2018.”

Una questione molto sentita dai frontalieri del Ponente ligure. Il decreto-legge prevede infatti il divieto a chi ha stabilito la residenza in Italia da oltre sessanta giorni di circolare con un veicolo immatricolato all’estero. Dalla sua entrata in vigore la disposizione colpito una serie di utenti, ed in particolar modo i lavoratori frontalieri.

Sulla proposta presentata da Mulè si legge: “Per motivi oggettivi (i lavoratori frontalieri ndr) sarebbero da escludere dai nuovi obblighi e, quindi, dalle eventuali sanzioni connesse alla loro violazione.”

Sulla questione è intervenuto in aula anche il deputato ventimigliese Flavio Di Muro.

“Finalmente il Parlamento si occupa dei lavoratori frontalieri. Più volte ho parlato dei problemi dei frontalieri con emendamenti e ordini del giorno dichiarati inammissibili o respinti. Questo stesso governo che oggi si impegna sulla questione delle targhe è lo stesso che recentemente ha bocciato un altro ordine del giorno che mirava a rivedere i problemi fiscali dei lavoratori e dei pensionati frontalieri,” ha commentato Di Muro.

“Mi auguro – ha aggiunto – che questo non sia un ulteriore pezzo di carta che non viene rispettato dal governo nazionale, ma che sia un impegno concreto.”

L’intervento dell’On. Di Muro

Sequenza 01
play-rounded-outline
01:34