occhio

Si sono concluse le visite dello screening promosso dal Lions Club Imperia La Torre in memoria del socio fondatore Gabriele Gobbi e che hanno riguardato gli alunni di alcune scuole materne ed elementari delle ex Ferriere, Borgo San Moro e Argine Destro. Si tratta di un service ormai tradizionale, che punta a controllare la presenza o meno dell’ambliopia, una patologia comunemente nota come “occhio pigro” che – se non diagnosticata in tempo – può evolvere e sfociare in gravi problemi di deficit visivo.

Il tempo massimo per intervenire (dopo si rischia di arrivare troppo tardi) per effettuare lo screening è quando i bambini hanno cinque o sei anni: l’ultimo anno della scuola materna e il primo delle elementari.

In accordo con le autorità scolastiche, il Lions Club Imperia La Torre mette a disposizione un’ortottista che – previa autorizzazione dei genitori – effettua le visite e segnala eventuali problemi alla famiglia, la quale è poi libera di intervenire come meglio crede. Quest’anno la dottoressa incaricata è stata Renata Schembri, che ha visitato 115 bambini, in 21 dei quali è stata riscontrata la sospetta presenza di deficit visivo e/o alterazione della motilità oculare.

Come detto, il servizio del Club Lions va avanti da alcuni anni, ed ha riscontrato un pressoché costante aumento della presenza di sospetta ambliopia. Se i primi screening evidenziavano una percentuale attorno al 4/6 per cento di bambini affetti dall’“occhio pigro”, i controlli di quest’anno hanno fatto registrare una percentuale di quasi il 20%. Il che significa che il problema non deve essere sottovalutato, soprattutto se l’incremento dovesse trovare conferma anche nei prossimi screening.

“Per questo – dice la dottoressa Nadia Pollarolo, che ha seguito lo screening come team leader Lions – invitiamo i genitori a far visitare i loro figli già in età pre-scolare, rendendo possibili i tempestivi interventi che possono risolvere il problema prima che sia troppo tardi”.