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Posted by Amp Monaco on Friday, March 13, 2020

È durata circa un’ora e mezza la conferenza stampa del Governo del Principato di Monaco, trasmessa in diretta streaming, per comunicare le decisioni prese sulla base di quelle annunciate ieri sera dal Presidente francese Macron ovviamente in ottica emergenza sanitaria.

Tutta la prima parte è stata dedicata alle scuole e alla chiusura valida per ogni struttura scolastica, di ogni ordine e genere, sia pubblica che privata, a partire da lunedì 16 marzo. La chiusura avrà conseguenze sui genitori che lavorano ma solo per quelli che risultano impegnati in attività di forte impatto sociale (medici, infermieri, vigili del fuoco, eccetera) verranno creati centri di accoglienza per i figli. Gli altri resteranno a casa e tutti proseguiranno le loro lezioni in via telematica sinché ce ne sarà la necessità. Al momento non si ipotizza uno slittamento della maturità che si svolge solitamente intorno al 15 giugno.

Da lunedì sono in programma incontri con le varie categorie commerciali, dagli albergatori ai tassisti, sino ad arrivare a mercoledì con la riunione riservata alle imprese che stanno dichiarando uno stato di crisi. Per tutti sono al vaglio misure per alleggerire la pressione fiscale e si porta come esempio lo slittamento di due mesi delle scadenze per il versamento della Tva, l’Iva francese.

Un altro pacchetto di aiuti alle imprese è al vaglio del Governo per far fronte alle nuove misure che entrano in vigore già da stasera.

“Oggi – hanno detto i rappresentanti del Governo – prendiamo piena coscienza della brusca frenata della nostra economia. Tutte le misure che annunciamo, e quelle che eventualmente andremo ad annunciare seguendo il corso dell’emergenza, possono essere modificabili”.

Sul fronte del lavoro si vuole andare verso la divisione in parti dell’orario, cioè due terzi da casa e un solo terzo in ufficio.

Per quel che riguarda i lavoratori stranieri nel Principato, i francesi hanno dalla loro una parità di trattamento garantita da trattati storici l’ultimo dei quali del 2002, mentre per gli italiani che sono tutelati da una convenzione-accordo bilaterale che tutela i nostri pendolari dal punto di vista sociale, il discorso si complica e va approfondito in altra sede, anche tenendo ben presente che la frontiera tra Francia e Principato è ‘virtuale’ e non verrà mai chiusa mentre quella con l’Italia potrebbe anche essere completamente chiusa a seconda degli eventi.

È stato quindi affrontato lo spinoso caso di bar e ristoranti. Il Governo ha detto che oggi l’obiettivo principale è quello di limitare al massimo la diffusione del virus, bar e ristoranti sono luoghi di aggregazione e fonte inevitabile di diffusione, perciò si pensa ad una limitazione oraria e ad un numero massimo fissato in 50 clienti per qualsiasi tipo di esercizio. Il numero massimo di assembramento di persone consentito resta di 100 ed è valido anche per le sale cinematografiche ma non per pub, bar e ristoranti a riguardo dei quali si riflette anche per una futura e non auspicabile chiusura totale come accade in Italia.

Infine i malati di Covid-19 per i quali al momento le strutture ospedaliere di Monaco sono in grado di accogliere anche alcuni eventuali pazienti di comuni vicini, è stato confermato che nel caso fosse necessario si ricorrerebbe al CHU di Nizza.