In occasione delle âGiornate Europee del Patrimonio 2019â (21â22 settembre) lâAssessorato alla Cultura del Comune di Sanremo organizza al Museo Civico di Palazzo Nota – in collaborazione con lâUniversitĂ degli Studi di Genova – Dipartimento di AntichitĂ , Filosofia, Storia – la mostra fotografica âIl tempo ritrovato. Gli scavi archeologici al Riparo Bombrini e allâArma Veiranaâ,a cura di Perla Franca Lombardi e Caterina Ottomano del Circolo Fotografico DLF di Genova.
Lâevento si avvale del patrocinio del MiBAC, Ministero dei Beni e delle AttivitĂ Culturali â Giornate Europee del Patrimonio 2019, della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la CittĂ metropolitana di Genova e le province di Imperia, La Spezia e Savona, del Polo Museale della Liguria.
Lâinaugurazione della mostra avverrĂ sabato 21 settembre alle 16.30 nella Sala Consiliare di Palazzo Nota e sarĂ preceduta dalla conferenza introduttiva del prof. Fabio NegrinodelDAFIST â Dipartimento di AntichitĂ , Filosofia, Storia dellâUniversitĂ degli Studi di Genova.
Interverranno Silvana Ormea, Assessore alla Cultura del Comune di Sanremo, Stefano Costa, Funzionario Archeologo della Soprintendenza ai Beni Archeologici della Liguria, Antonella Traverso, Funzionario Archeologo del Polo Museale della Liguria, Perla Franca Lombardi del Circolo Fotografico DLF di Genova.
La mostra illustra le ricerche archeologiche attualmente in corso in due siti liguri della Riviera di Ponente che hanno restituito evidenze relative allâuomo di Neandertal nonchĂ© a gruppi di cacciatori-raccoglitori paleo-mesolitici, giĂ riferibili alla nostra specie, Homo sapiens.
Gli scavi al Riparo Bombrini, localizzato allâinterno del famoso sito dei Balzi Rossi, nel Comune di Ventimiglia, hanno messo in luce testimonianze riferibili agli ultimi neandertaliani vissuti in Liguria tra i 45.000 e i 42.000 anni fa circa e al successivo arrivo nella nostra regione dellâuomo anatomicamente moderno.
AllâArma Veirana, invece, situata nellâentroterra di Albenga, nel Comune di Erli (SV), gli scavi ci raccontano di uomini di Neandertal di oltre 50.000 anni fa e di piĂč recenti frequentazioni del Paleolitico superiore finale e del Mesolitico antico, databili dai 16.000 ai 10.000 anni ad oggi.
A questâultima fase appartiene la sepoltura di un neonato, deposto in una piccola fossa insieme ad un ricco corredo di conchiglie forate e altre offerte, a testimonianza della complessitĂ rituale e sociale delle ultime bande di cacciatori-raccoglitori che popolarono il nostro territorio.
Sabato 21 settembre,giorno dellâinaugurazione della mostra e della conferenza, e come avviene ogni anno in occasione delle Giornate Europee del Patrimonio, lâingresso al Museo Civico sarĂ gratuito.
La mostra sarĂ poi visitabile da 24 settembre al 19 ottobre nel consueto orario dâingresso del Museo (dal martedĂŹ al sabato, dalle 8.30 alle 18.30, con lâultimo ingresso alle 18) e con il normale biglietto a pagamento che comprende la visita di tutto il Museo.