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Ci sono momenti nella vita in cui un uomo è costretto a scegliere da che parte schierarsi. Quel momento per Armando Izzo, Sottotenente dell’Esercito italiano in servizio nell’Estremo Ponente ligure, è stato l’8 settembre 1943. Dopo l’armistizio, dovette infatti scegliere se tornare a casa, ad Afragola, o restare nelle valli dell’Imperiese per combattere insieme ai partigiani la battaglia contro i nazifascisti. Scelse la seconda opzione ed entrò a far parte della V Brigata d’Assalto Garibaldi, di cui divenne poco dopo comandante con il nome di Fragola Doria.

Armando Izzo divenne così uno degli artefici della Liberazione del Ponente Ligure, prendendo parte alla battaglia di Breil e alla creazione della Repubblica di Pigna. Fu uno degli ideatori de “Il Garibaldino”, giornale stampato a Realdo, che tra i suoi redattori poteva vantare anche un giovanissimo Italo Calvino. Dopo la guerra tornò nella sua terra e divenne anche sindaco di Afragola. Fu insignito nel 1959 della medaglia d’argento al valor militare.

Il suo amore per il Ponente ligure non ebbe mai fine e tornò spesso in quelle valli dove da giovane aveva rischiato la vita per combattere contro i nazifascisti. In molte occasioni partecipò agli eventi istituzionali di ricordo di quei drammatici anni. Come il 9 luglio 1994, quando a Molini di Triora si celebrò una cerimonia in occasione del 50esimo anniversario dell’eccidio nazifascista. Un rapporto strettissimo legava Armando Izzo al Ponente ligure. Un rapporto che venne riconosciuto nel 1996 con il conferimento al comandante Fragola della cittadinanza onoraria di Castelvittorio.