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Sono davvero tante, non solo nella nostra provincia ma ovunque, le iniziative in programma oggi per celebrare la ‘Festa della Donna’.

“Non sono d’accordo con chi dice che questa festa non andrebbe più fatta ma certo è decisamente passato il tempo in cui l’8 marzo era anche un’occasione per liberare freni inibitori magari davanti a spogliarelli maschili”.

Lo dice Silvana Ormea, una delle tre assessore di Palazzo Bellevue, che prosegue: “Di donne bisognerebbe parlarne tutti i giorni, abbiamo ancora molta strada da fare, ancora oggi la posizione delle donne è discriminata soprattutto ad alti livelli e spesso anche con i salari sui posti di lavoro”.

“Noi donne, tra fragilità e insicurezze, siamo consapevoli del ruolo che ricopriamo. Cresciamo figli maschi nel segno del rispetto altrui e delle donne. La mimosa è un fiore che ci rappresenta davvero: sembra fragile e delicato eppure nasce in pieno inverno con temperature rigide, resiste a lungo e per questo ricorda la resilienza femminile nel corso della storia”.

Oggi gli argomenti urgenti da trattare e risolvere sono ‘le donne e la guerra’ e la violenza di genere.

“Mamma mia, la guerra! Stiamo vivendo un momento storico drammatico – dice – le immagini che stiamo vedendo da un paio di settimane dell’Ucraina sono spaventose e sono solo a tremila chilometri da casa nostra. Stanno arrivando profughi anche da noi, la settimana scorsa la prima famiglia e gli uffici stanno lavorando perché l’accoglienza sia migliore possibile, per non far mancare nulla a queste persone. Ringrazio tutti quelli che si danno tanto da fare, stanno organizzando centri di raccolta, la Protezione civile, la Croce Rossa e tutti i volontari che si stanno spendendo tantissimo in questi giorni. Voglio ricordare anche le donne afgane, sono state nostre ospiti, abbiamo ascoltato le loro storie drammatiche anche loro in fuga da guerre e soprusi”.

“Per questo dico che abbiamo ancora molta strada da fare – termina Silvana Ormea – anche per quel che riguarda la violenza di genere che ce la ritroviamo addirittura in casa”.