fulvio fellegara

Riceviamo e pubblichiamo di seguito la nota stampa di Generazione Sanremo.

“La Provincia di Imperia si trova di fronte a una decisione cruciale per il suo futuro: la privatizzazione del servizio idrico integrato. L’assemblea dei sindaci del novembre 2019 ha tradito il chiaro risultato del referendum del 2011 deliberando la trasformazione di Rivieracqua da società in house completamente pubblica a società a capitale misto pubblico-privato, con conduzione operativa da attribuire al socio privato.

Il commissario ad acta Scajola ha tentato ieri di sancire questa privatizzazione con la relazione presentata all’assemblea dei sindaci, nella quale la scelta viene motivata dalla necessità di apportare capitale per ripianare il debito maturato dalla società.

Il commissario Scajola e i sindaci che appoggiano questa scelta dimenticano però di riconoscere che Rivieracqua è una società che opera in un regime di monopolio nel quale la risorsa acqua non avrà mai un calo di domanda e i guadagni sono e saranno sempre garantiti dalle bollette pagate dagli utenti per i prossimi 20 anni. Quindi perché non rivolgersi ad un istituto bancario o ancor meglio a Cassa Depositi e Prestiti ed accendere un mutuo senza bisogno di coinvolgere un socio privato?

Noi non ci arrendiamo.

La voce del popolo è stata chiara quando il referendum ha ribadito in modo inequivocabile la volontà dei cittadini di mantenere l’acqua sotto controllo pubblico. La nostra lotta per difendere questo diritto fondamentale non si ferma.

L’acqua è un bene primario, un diritto umano inalienabile, e non può essere soggetto alle logiche del profitto privato. La privatizzazione metterebbe a rischio la qualità del servizio, aumentando i costi per i cittadini, riducendo il numero dei lavoratori e compromettendo la gestione sostenibile delle risorse idriche.

Continueremo a mobilitarci, a sensibilizzare la comunità e a lavorare con determinazione per proteggere l’acqua pubblica. Chiediamo ai sindaci di ascoltare la voce dei cittadini e di respingere ogni tentativo di privatizzazione”.