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La campagna elettorale per eleggere il nuovo sindaco di Sanremo nel 2024 è ufficialmente iniziata. Al momento, soprattutto tra mazzieri, “padri nobili”, galli o faraoni del centro destra e del centro sinistra in primo piano ci sono soprattutto due nomi importanti, quelli dell’imprenditore e manager del settore auto ed ex sindaco della città dei fiori e del Festival, Maurizio Zoccarato e del sindaco uscente Alberto Biancheri.

Entrambi impegnatissimi nel panorama matuziano a muovere le acque, contattare possibili candidati, organizzare cartelli, strategie, squadre formate da partiti, liste civiche ed associazioni. Abbiamo deciso di iniziare oggi le interviste con Maurizio Zoccarato. L’augurio, per tutti quelli che verranno, è che riescano a fare meglio delle recenti elezioni di Monza dove a votare è andato neppure il 20 per cento degli aventi diritto. Un disastro. Una vergogna. Sia per chi, a livello nazionale, sino ad oggi ha governato ed ha fallito non avendo saputo garantire sicurezza e dignità agli italiani ed a chi vive nella nostra nazione. Un “mea culpa” anche alla maggioranza di tutti noi che, ad ogni elezione di governo, sceglie chi non è all’altezza di mantenere le promesse fatte in campagna elettorale. Chi addirittura è pronto a tradire la Costituzione, l’articolo 54 che chiaramente recita “Tutti i cittadini hanno il dovere di essere fedeli alla Repubblica, osservare la Costituzione e le leggi. I cittadini cui sono affidate funzioni pubbliche hanno il dovere di adempierle con disciplina ed onore“. Lo giurano tutti stringendo la mano al Presidente della Repubblica, ma poi… Non tutti sono colpevoli, ovvio, ci sono anche gli onesti, ma troppi scandali, troppe ingiustizie, troppa incapacità, troppi interessi, poca onestà, cultura, serietà, umanità tra chi vince il biglietto per il Governo, il Senato, il Parlamento spesso finisce con avvelenare i pozzi. Il risultato è sotto gli occhi di tutti: a votare ci va sempre meno gente, sempre più difficile trovare persone idonee che accettino di candidarsi, di dare il proprio contributo.

Nell’intervista di Zoccarato ci sono segnali chiari, si parla di riscatto, del passato, di quando era primo cittadino e del collega sindaco di Imperia Paolo Strescino. Del loro prima abbraccio e poi scontro con l’ex ministro ed attuale presidente della Provincia e sindaco di Imperia Claudio Scajola. Della sua frase a Report: “Nel 2009 avrebbero eletto anche Paperino, Paperina, chiunque”. Quella di Zoccarato a Scajola rilasciata al giornalista Massimo Calandri di Repubblica il 7 marzo 2014: “Dopo l’assoluzione avrebbe dovuto ritirarsi da campione in carica. Non si può restare al potere a vita. Forza Italia in Liguria non ha saputo rinnovarsi”.

Zoccarato oggi ha affermato di non volersi candidare nel 2024 a sindaco di Sanremo, di essere però a disposizione per dare una grossa mano, cambiare, migliorare la città. È tra i fondatori della lista civica “Andiamo”. Il suo obiettivo? Una formazione che comprenda i partiti di centro destra e liste civiche. Parla degli incontri ed abbandono con il sindaco Biancheri, il manager Sergio Tommasini passati (promotori?) con la sinistra, figure del centrodestra, indipendenti ed associazioni per il sociale tra i fondatori della lista civica “Anima” che avrebbe individuato nell’avvocato Mager il candidato sindaco.

“Zoc”, che si muove in perfetta intesa con il senatore di Forza Italia, l’avvocato Gianni Berrino, assessore quando lui era sindaco, come candidato vedrebbe bene l’ing. Gianni Rolando, presidente vicario dell’Ordine nazionale degli Ingegneri o l’ex vicesindaco dott.ssa Lolli, proprietaria di un importante Hotel di fronte alla Chiesa Russa e vicinissimo al Casinò. Oppure lo stesso presidente della casa da gioco, il dott. commercialista Ghinamo. Si parla anche dell’avvocato Ethel Moreno, attualmente però componente della maggioranza del sindaco Biancheri.

Zoccarato, a livello nazionale, si dice anche favorevole al salario minimo garantito per tutti, parla dei progetti del futuro Porto, degli investimenti di Walter Lagorio, del fondo internazionale “Reuben Bros” dei fratelli Simon e David, di aver portato per primo a Sanremo e nominato direttore artistico del Casinò Lucio Presta e di altro ancora.

Il suo motto è rimasto uguale a quello del 10 giugno 2009: “Sicurezza ed ordine”. Se son rose fioriranno. Sanremo, città dei fiori, ne ha estremamente bisogno.

L’intervista completa a Zoccarato nel video servizio a inizio articolo.