È tornato a parlare direttamente agli italiani il presidente Giuseppe Conte. Forse il discorso più difficile dall’inizio della pandemia. Fortunatamente non per l’andamento dei contagi o il numero degli ospedalizzati, ma per il fatto che le misure che saranno in vigore a partire da domani 4 dicembre sono senza ombra di dubbio le più impopolari fino ad ora.

Misure che costringeranno molti a passare il Natale e il Capodanno da soli, senza i figli, i nipoti, gli amici. I divieti di spostamento inseriti nel decreto legge firmato la scorsa notte creeranno inevitabili difficoltà.

Chiusi i confini regionali dal 21 dicembre fino all’Epifania, vietato raggiungere le seconde case fuori regione. Il 25 e 26 dicembre e il 1° gennaio non si potrà neanche uscire dal proprio comune di residenza. Limitazioni che vanno in deroga per le ormai ben note comprovate ragioni di necessità o per raggiunge la propria residenza o domicilio.

Alle questioni affettive si aggiungono le difficoltà delle attività penalizzate sia dai divieti sulla mobilità sia dalle nuove misure che caratterizzeranno tutto il periodo delle festività. Tra questi gli alberghi, bar e ristoranti, ma anche il commercio e tutto il settore che vive grazie al turismo.

Giuseppe Conte ha dichiarato: “Continueremo ad applicare il sistema delle zone colorate che si sta rivelando efficace. Le misure sono adeguate al livello di rischio effettivo dei territori. In un mese abbiamo piegato la curva dei contagi portando l’indice Rt sotto l’1. Nel giro di un paio di settimane tutte le Regioni saranno gialle. Un risultato davvero significativo.”

“Se affrontassimo le festività Natalizie come le misure attuali nelle zone gialle ci troveremmo davanti a una terza ondata. Per questo abbiamo deciso per disposizioni più stringenti,” ha aggiunto.

Nello specifico con il nuovo dpcm in vigore da domani 4 dicembre verrà introdotta la quarantena obbligatoria per i residenti in Italia che rientrano dall’estero e allo stesso modo per chi entra nel Paese da altre nazioni. Chiusi gli impianti sciistici fino al 7 gennaio così come sono vietate le crociere. 

Per le scuole dal 7 gennaio verrà garantita la didattica in presenza per il 75% degli studenti delle superiori. Bar, ristoranti, pizzerie, ecc potranno rimanere aperti dalle 5 alle 18, poi fino alle 22 sarà possibile la vendita d’asporto; la vendita a domicilio invece non avrà limiti di orari.

Per quanto riguarda i cenoni e gli incontri nelle proprie abitazioni Conte ha dichiarato: “Non possiamo entrare nelle case degli italiani ma raccomandiamo di non accogliere persone non conviventi, soprattutto in queste occasioni conviviali dove si fa meno attenzione. Facciamolo per il bene di chi amiamo, degli anziani.”

Gli alberghi rimangono aperti, ma alla vigilia di Capodanno non sarà possibile organizzare veglie e cenoni. 

I negozi rimangono aperti fino alle 21 e verrà introdotta la modalità cashback per chi paga con carta o app. Verrà così garantito un rimborso del 10% su tutti gli acquisti, ma non sarà valido per le compere online. “Un modo per aiutare i cittadini e il commercio,” ha dichiarato Conte. Per poter utilizzare questo mezzo sarà necessaria una registrazione con carta d’identità elettronica o Spid.

Coprifuoco confermato alle 22 anche a Natale e Capodanno.