Norma e Felice Gimondi

16 agosto 2019. Sono passati sei anni dalla scomparsa di Felice Gimondi, leggenda del ciclismo mondiale e simbolo di un’Italia che, negli anni Sessanta e Settanta, si stringeva davanti alla televisione per seguirne le imprese. A ricordarlo, nell’anniversario della morte, è stata la figlia Norma Gimondi, che ha affidato ai social una fotografia tenera e intensa: un bacio al busto del padre, collocato sul Cippo dei Campioni di Capo Berta, a Diano Marina.

Un gesto che riannoda i fili della memoria familiare e sportiva. Norma, infatti, ha sempre mantenuto vivo il legame con la Liguria: la madre era originaria di Alassio e la famiglia ha una casa a Diano Marina. “Sono orgogliosa delle mie origini liguri – ha raccontato più volte – il territorio è splendido, tutto da scoprire”.

Le parole di Cristiano Za Garibaldi

“Nell’anniversario della sua scomparsa, rivolgiamo un saluto speciale a Felice Gimondi, arrivato a Diano Marina a 22 anni, dove ha visto il mare per la prima volta. Oggi il ricordo del nostro cittadino onorario è scolpito nel Cippo dei Campioni del Ciclismo, in Località Belvedere. Cinque anni fa Mario Clemente Rossi è riuscito a restituire un’immagine tridimensionale indelebile del campione dalla carriera sportiva eccezionale. Grazie allo straordinario esempio di Felice Gimondi, all’artista che gli ha reso omaggio e a tutti coloro che oggi gli rivolgono un pensiero, insieme a Tiziana, Norma e Federica”, ha commentato il sindaco di Diano Marina, Cristiano Za Garibaldi.

Busto di Felice Gimondi- Cippo dei Campioni

Il Cippo dei Campioni, nato nel 1981 per celebrare i vincitori della Milano-Sanremo, custodisce i busti dei grandi del pedale: Coppi, Bartali, Girardengo. Dal 2020 anche quello di Gimondi, realizzato dall’artista Mario Clemente Rossi. Durante l’inaugurazione, Norma ricordava un episodio carico di affetto e ironia: “L’ultima volta che sono stata qui con papà, scherzando gli dissi che un giorno avrebbero fatto un busto anche a lui. Mi rispose scaramantico ‘spero il più tardi possibile!’, ma poi aggiunse che era un posto magnifico. Ora vederlo qui, tra i grandi, è per me un’emozione unica”.

La passione per la bicicletta, d’altronde, resta il filo conduttore della vita di Norma, che ancora oggi, appena può, inforca la bici e si lascia conquistare dalle strade liguri, tra mare e monti, tra paesaggi mozzafiato e salite impegnative. Un omaggio vivente al padre e alla sua storia, che continua a parlare a ciclisti e appassionati di sport.