Cucina e tradizione, si alza il sipario sulla Festa di San Giovanni
play-rounded-outline
02:43

 

Al via oggi, con il tradizionale taglio del nastro in largo Terrizzano alla presenza di Autorità e Ospiti, la 38esima edizione della Festa di San Giovanni a Oneglia.

Per il suo 38° compleanno il Comitato di San Giovanni e Tradizioni Onegliesi ha elaborato un programma ad hoc che dal 14 al 25 giugno coinvolgerà i visitatori di ogni fascia d’età: un lavoro certosino iniziato già lo scorso anno, proprio alla fine dell’edizione 2017.

Parte integrante dei festeggiamenti sarà la  mostra mercato MercantIneja,  che torna per il 10° anno consecutivo e si estende tra calata GB Cuneo e il piazzale festa. Esposizioni artistiche, pesca della zucchetta, stand gastronomici, esibizioni sportive, spazi dedicati ai bambini, musica, cultura, giochi pirotecnici e ovviamente il tradizionale stoccafisso all’onegliese accolgono tutti i visitatori in una 11 giorni variegata e curiosa con un fitto programma, consultabile direttamente sul sito di Ineja: http://www.ineja.it/

Per quanto riguarda l’enogastronomia, il progetto Ineja Food vede un nuovo e particolare coinvolgimento con professionisti del settore, quali due docenti della Scuola Alberghiera di Taggia che, su base volontaria,  proporranno un miglioramento dell’offerta, tramite un nuovo percorso sempre però legato alle tradizioni.

Per la sua particolare attenzione all’ambiente, la Festa di San Giovanni rientra nelle “EcoFeste”: come nelle scorse edizioni infatti, molta cura viene riposta nella  raccolta differenziata. Se nell’edizione 2017 la percentuale di differenziazione si è attestata sul 70%, quest’anno il Comitato di San Giovanni intende migliorare i propri risultati, sia dal punto di vista della percentuale, che delle modalità di raccolta.

Ineja è anche e soprattutto sociale. Si rinnova  per il 10°anno la sinergia con la casa circondariale di Imperia, tramite  l’ausilio di alcuni detenuti per un programma di reinserimento sociale. In tale programma sono stati inseriti anche alcuni ragazzi migranti, con le loro cooperative, che su base volontaria si occupano di assistenza sia nella fase  di preparazione dell’evento, che durante lo svolgimento dello stesso.