nizza
Credit: Simon - CC BY-NC-ND 2.0

Il punto sui contagi da virus aldilà della frontiera parla di numeri in crescita ma contenuta nonostante l’allarme lanciato da sindaci e prefetti sulla non ottemperanza degli abitanti alle restrizioni imposte.

Il bilancio questa sera indica un totale di 119 decessi (88 in ospedale e 31 nella casa di riposo di Mougins) nelle Alpi Marittime e nel Var, con un aumento di una decina di vittime rispetto alla giornata precedente e con 142 ricoverati in rianimazione.

In crescita anche i numeri dei positivi nel Principato di Monaco che sono diventati 73, con 15 ricoveri in ospedale di cui 4 in rianimazione.

Ovunque la parola d’ordine è chiudere i varchi ed impedire l’arrivo di turisti nel periodo pasquale, con i camper e nelle seconde case.

L’imponente operazione degli agenti di polizia monegasca che hanno creato barriere agli ingressi stradali per poter controllare tutti i mezzi che si sono presentati, nel weekend ha portato a elevare 200 multe e 120 respingimenti su 3.500 verifiche effettuate.

A Nizza il sindaco Estrosi ha affermato che tutti i cittadini potranno dotarsi gratuitamente di mascherine e che al termine di pochi giorni di distribuzione sarà obbligatorio portarle se si esce di casa. A fronte di troppi disobbedienti Estrosi ha anche annunciato l’intenzione a brevissimo tempo di anticipare il coprifuoco di due ore, dalle 22 alle 20, in diversi quartieri della città.