giovanni toti

“Da lunedì la Liguria sarà in zona bianca, è un risultato straordinario frutto dell’impegno di tutto i liguri, del nostro sistema sanitario, della campagna vaccinale, della capacità di tracciamento e dei corretti comportamenti individuali. Il mio appello è a non prenderlo come un risultato acquisito per sempre. Riprendiamoci la nostra vita, ma facciamolo con un po’ di prudenza”. Così il presidente di Regione Liguria Giovanni Toti in vista del passaggio della Liguria in zona bianca.

“Lunedì sera alle 23, quando sarebbe scattato il coprifuoco che non ci sarà più, abbiamo deciso di regalare a tutti un momento di libertà, un gioco di luci nelle principali città della Liguria che ci ricordi il valore della riacquistata libertà, libertà da usare sempre con grande responsabilità”, aggiunge Toti.

“Per quanto riguarda il fronte economico e la ripartenza, credo che questa sarà una grande stagione turistica: con il mondo ancora parzialmente chiuso e alcune delle regioni più ricche e popolose d’Europa alle porte della Liguria, di certo saremo una destinazione importante – spiega Toti – Poi sulla Liguria stanno arrivando investimenti molto significativi: si vede un’effervescenza, in diversi settori, che non si avvistava da molti anni. Succede spesso, dopo le grandi disgrazie, che ci sia un boom economico: mi auguro che sia così”.

“All’inizio della pandemia – ricorda Toti – nessuno sapeva con cosa avessimo a che fare, mancavano i tamponi e non avevamo a portata di mano i dispositivi di protezione individuale. Il Paese però ha reagito, e la nostra tra le regioni italiane è stata una di quelle che lo ha fatto meglio, dall’acquisto dei Dpi all’inizio fino all’ultima ondata del virus: la Liguria è una delle terre che ne ha sofferto meno”.

“Questa pandemia – conclude – ci ha impartito diverse lezioni, di cui dobbiamo fare tesoro tutti quanti, per costruire una sanità migliore per il futuro. Abbiamo capito di avere un sistema sanitario eccezionale che dobbiamo coltivare, delle professionalità straordinarie che dobbiamo premiare e incrementare, perché i medici e gli infermieri sono pochi. Abbiamo imparato quanto è importante la nostra libertà, da quella di muoversi a quella d’impresa: dobbiamo fare in modo, con la campagna vaccinale, di non perderla più”.