movimento 5 stelle

“L’esborso per sostenere i costi della nave-ospedale ormeggiata nel porto di Genova per ospitare i malati da Covid-19 dimessi dai nosocomi è, in tutta franchezza, esorbitante: si parla di 835mila euro al mese, al netto peraltro delle spese per i servizi sanitari e per gli stipendi del personale sanitario tra medici e infermieri. Una scelta, se le cifre saranno confermate, tutt’altro che lungimirante.

Colpiscono poi anche le scelte organizzative adottate sul territorio ligure, come la parziale chiusura di ben due ospedali, vale a dire quello di Cairo Montenotte (SV) e di Sestri Ponente (GE): in questa fase emergenziale, la Liguria balza agli onori della cronaca come l’unica regione italiana ad avere praticamente chiuso due nosocomi, benché come opposizione avessimo chiesto di rivedere queste scelte argomentando puntualmente le nostre perplessità.

Se a queste criticità aggiungiamo anche il numero di operatori trasferiti in altri ospedali, per quanto ciò sia comprensibile in fase emergenziale, ne va da sé che sono troppi sono gli elementi discutibili. Ciò detto, ora è importante riportare i servizi sanitari sul territorio: è ormai chiaro che investire sulla sanità territoriale previene gli accessi negli ospedali e le criticità che si possono verificare. Lo abbiamo sempre sostenuto, a prescindere dall’attuale situazione: il depauperamento e la privatizzazione dei servizi sanitari pubblici ha dimostrato essere un modello sanitario fallimentare.

Stop dunque a ogni privatizzazione e stop alle esternalizzazioni di tutto. Si miri invece a investimenti concreti e tangibili volti a irrobustire la rete territoriale che segue i cittadini prima e dopo l’eventuale passaggio in ospedale”, dichiara il consigliere regionale Andrea Melis.