intervista Toti Vaccine Day
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“Oggi è una giornata storica. Abbiamo iniziato senza alcun intoppo le vaccinazioni contro il covid-19: sono orgoglioso del sistema sanitario ligure e di tutti coloro che sul territorio hanno lavorato per questo obiettivo”. Così il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti intervenuto al Vaccine Day, che ha preso il via questa mattina all’Ospedale Policlinico San Martino, dove questa mattina alle 8 sono arrivate le prime 320 dosi di vaccino destinate sia ad un campione della popolazione target sia (45 dosi) agli ospiti e al personale della Rsa Villa Marta di Betania, a Genova.

“Abbiamo iniziato oggi una campagna di vaccinazione che ci accompagnerà nei prossimi mesi – ha aggiunto Toti – per arrivare all’intera copertura della maggior parte della popolazione, partendo dal personale sanitario e dagli ospiti e i dipendenti delle Rsa: questo significa proteggere coloro che oggi sono in condizioni più gravi nei reparti dei nostri ospedali. Dopodiché la vaccinazione sarà estesa anche al resto della popolazione fino alla somministrazione di 500mila vaccini. Per far questo serviranno alcuni mesi ma già entro febbraio riusciremo a coprire un campione sufficientemente ampio per facilitare la nostra battaglia contro il Covid e ridurre sensibilmente il numero delle vittime che purtroppo registriamo ogni giorno”.

Il presidente ligure Giovanni Toti al pad 3

La prima vaccinata di oggi all’Ospedale Policlinico San Martino è stata Gloria Capriata, coordinatrice infermieristica della Rianimazione: “Sto benissimo, tutto è stato organizzato in modo impeccabile, sono orgogliosa di essere stata la prima. Ai miei colleghi dico di andare fiduciosi, senza timori, senza remore: spero che oggi chiunque anche tra il personale sanitario abbia trovato la giusta motivazione per vaccinarsi. Grazie per avermi dato questa possibilità, vaccinatevi!”.

A Villa Betania le prime vaccinate sono state la signora Marisa Rossi, 90 anni, e la coordinatrice della strutture Stefania Camerano.

Dal 28 dicembre sono attese in Liguria ulteriori 16mila dosi (400mila in Italia) che saranno distribuite nei 14 presìdi ospedalieri individuati sul territorio. Entro febbraio saranno stati vaccinati gli oltre 60mila soggetti della popolazione target cui sarà somministrata anche la seconda dose a partire dal 25 gennaio (il vaccino Pfizer-BioNTech prevede la somministrazione di due dosi a distanza di almeno 21 giorni).

Il sindaco Marco Bucci ha aggiunto: “È bello sapere che abbiamo una sanità che funziona, in grado fare queste cose e che il mondo si difende attraverso la scienza e tecnologia. Ce la faremo. Il mio messaggio ai genovesi è: ricordiamoci che vaccinarsi è importante per la nostra salute, per la città e per chi ci sta attorno. Vaccinarsi è messaggio di civiltà e coerenza verso il prossimo”.

Il presidente Toti insieme al sindaco Bucci, al professor Icardi e a Gloria Capriata

Tra i vaccinati di oggi, oltre ai primi soggetti della popolazione target (personale sanitario tra cui medici, infermieri, oss, volontari delle pubbliche assistenze, medici di medicina generale e pediatri oltre ad anziani e lavoratori delle Rsa) ci sono anche i componenti della task force regionale per la pandemia. “Stiamo vivendo un momento storico – ha detto il direttore del Dipartimento di Igiene del Policlinico San Martino Giancarlo Icardi – nulla di simile è mai accaduto in passato”. Icardi ha quindi sottolineato la sicurezza del vaccino: “Sui social e in rete – ha aggiunto l’esperto – circolano voci sull’Mrna che diffondono paure del tutto immotivate e infondate: il fatto che una volta iniettato possa andare a fare danni nell’organismo è falso mito, una bufala che va considerata tale e va smontata in tutto e per tutto. L’Mrna funziona come un corriere che porta il messaggio alla fabbrica in cui vengono prodotte le proteine in grado di proteggerci dal Covid-19”.

Icardi ha quindi sottolineato l’importanza della vaccinazione per la “salute pubblica: le evidenze sul vaccino nel corso della sperimentazione clinica hanno dimostrato un’efficacia straordinaria nel proteggere dalla malattia. Questo è l’auspicio più grande: vaccinare il maggior numero di persone nel tempo più breve possibile per arginare questa pandemia”. Icardi ha sottolineato che “è un vaccino assolutamente sicuro e ben tollerato. Al momento non c’è alcuna controindicazione, neppure per le donne in gravidanza. Come tutti i vaccini esistono eventi prevedibili ma non prevenibili: dolore, rossore, gonfiore, con una frequenza intorno al 10% dei vaccinati, l’eventuale comparsa di febbre che scompare entro 4 o 5 giorni o la cefalea. Questi sono effetti più conosciuti, comuni a tutte le vaccinazioni”.

Soddisfatto anche il professor Filippo Ansaldi, Responsabile Prevenzione di Alisa: “sono felicissimo di essere qui oggi. È stata un’organizzazione complessa, partita in modo puntuale con il simbolico ‘Vaccine day’, e capillare, con 14 punti di somministrazione sul territorio, pronti a partire. Sono felice che questa macchina si sia messa in moto in modo efficiente per proteggere la prima popolazione target ovvero tutti gli operatori sanitari che vengono in contatto con i malati Covid e le persone più fragili nelle Rsa. È un grande impegno, ma è solo un piccolo step rispetto alla fase2 che riguarderà almeno 500mila dosi nei prossimi mesi: a quel punto potremo parlare di vera immunità di gregge”.

Vaccinato questa mattina anche Matteo Bassetti, direttore della Clinica di Malattie Infettive dell’Ospedale Policlinico San Martino: “Il nostro compito è che tutto il sistema sanitario si vaccini. Oggi si celebra il trionfo della scienza e della ricerca scientifica ed è giusto metterlo in luce al San Martino che è Istituto di ricovero e cura a carattere scientifico (Irccs). Oggi inizia la rivincita del mondo medico e scientifico contro il virus e auspico che 2021 sia meno pesante per chi ha affrontato il Covid in prima linea. Vaccinarsi è un atto d’amore verso noi stessi, verso le persone che amiamo e verso la società in cui viviamo”.