monaco

In attesa del ripristino della libera circolazione tra le frontiere Ue, l’estremo sud-est della Francia continua a proporre dati pandemici in costante miglioramento.

Italiani del ponente ligure e francesi della Costa Azzurra non vedono l’ora di tornare a spostarsi liberamente tra le frontiere e anche se bisognerà aspettare ancora qualche giorno, almeno sino alla seconda metà del mese, i controlli non sembrano ovunque particolarmente severi. Francesi a Ventimiglia e Sanremo se ne vedono ogni giorno, non tanti certamente, così come ci dicono ci siano diversi italiani che si recano aldilà della frontiera perlopiù passando attraverso l’autostrada.

La provincia di Imperia e il dipartimento delle Alpi Marittime sono state due zone additate come esempi negativi nell’emergenza sanitaria: solo un paio di mesi fa erano tra le zone con il peggior tasso di incidenza e di positività, ed erano sotto pressione per la loro capacità ospedaliera.

Oggi le cose sembrano cambiate al punto da sembrare, soprattutto per i nostri vicini di casa, una vera e propria inversione di tendenza. Se è vero che un mese fa in provincia di Imperia erano oltre 1200 i casi attivi di positività al Covid e che oggi sono meno di 700, è altrettanto certo che Nizza e dintorni sono oggi tra le zone meno contagiate di tutta la Francia.

Il tasso di positività, cioè la percentuale di quanti sono i nuovi positivi rispetto ai tamponi effettuati, è sceso al 3,4% che corrisponde alla metà della media regionale del Paca che è al 6,7% e a quattro punti esatti in meno rispetto alla media nazionale transalpina. Ancor meglio il dato sul tasso d’incidenza che calcola quanti positivi ci sono ogni 100mila abitanti: a fine febbraio aveva superato quota 600, ieri era calato a 115.

Come accade anche da noi, a questi dati positivi non corrisponde in pieno la diminuzione di ricoveri. I posti nelle terapie intensive negli ospedali delle Alpi Marittime risultano occupati al 74%, a causa di 71 malati in condizioni serie, solo due in meno rispetto ai dati precedenti.

Dati anche migliori giungono da Monaco. Ieri a fronte di tre nuovi positivi sono state annunciate dieci guarigioni, l’ospedale Princesse Grace accoglie solo sei malati, due dei quali in terapia intensiva. Il servizio sanitario del Principato segue dalle loro abitazioni 32 persone asintomatiche o con pochi sintomi, per un bilancio malati-guariti che si avvicina sempre più al pareggio.

Ma il Centro Ospedaliero monegasco ha un’altra occasione per festeggiare. Ieri una coppia di residenti filantropi, Angela e Jean Garavagno, ha consegnato al direttore del Princesse Grace un assegno da due milioni di euro per la gentilezza, dedizione e professionalità dimostrati nel corso degli anni. I coniugi Garavagno, di origine cuneese impegnati nel settore edile, due anni fa avevano donato due villette di loro proprietà al comune piemontese di Trinità confini ante con Fossano.