“Ogni momento della giornata siamo aggrediti da un vero e proprio mare di informazioni e di notizie”. Si esprime così il dottor Gianfranco Trapani contattato dalla nostra redazione.

“Sentiamo parlare infettivologi, pneumologi, rianimatori, virologi, pseudo-esperti di vario tipo, complottisti, e giornalisti. I social media amplificano le notizie, ma anche le bufale e le fake news – prosegue Trapani.

I complottisti, esprimo spesso opinioni fantasiose o angoscianti o fantascientifiche. Alla base di tutto, oltre al desiderio di far parlare di sé, vedo l’estrema presunzione sull’importanza dell’essere umano in questo pianeta.

Noi siamo solo una parte di una catena evolutiva (evoluzionisti), o siamo stati creati (creazionisti) in un pianeta con altri esseri viventi. Tralasciando le piante e gli altri animali, e i danni che facciamo come esseri umani all’ecosistema, pensiamo al mondo infinitamente piccolo che vive dentro e fuori dell’uomo. Ogni essere vivente segue il suo percorso. I batteri vivono nel nostro intestino, e sono miliardi, si adattano e convivono con noi. Ma non sempre sono nostri amici a volte ci possono fare molto male ed anche ucciderci. I virus allo stesso modo convivono con noi ed a volte si sviluppano in modo tale che possono diventare pericolosi o letali per l’uomo.

Quindi nessun complotto, nessun film di fantascienza, è l’incontro casuale dell’uomo (che spesso è il colpevole) con il virus, e con esiti purtroppo nefasti per l’ospite che è il più debole, e meno perfetto, ovvero noi. Non fidatevi dei complottisti. Seguiamo le indicazioni del Ministro della Salute e facciamo l’unica cosa che ora serve “Restiamo a Casa”. Le notizie possono creare ansia e paure immotivate, in particolare quando vengono create. Inoltre lo stesso problema se viene esposto con toni drammatici diventa sempre più drammatico. Quindi attenzione siate sempre critici e cercate di comprendere bene il dato che vi viene fornito.

Fidatevi solo delle fonti ufficiali,

Se non potete e non avete voglia di leggere questi dati seri chiedete al vostro medico e al vostro pediatra.

Diffidate dei pseudo esperti, anche se a volte dicono cose vere, non sono mai state sottoposte a verifica scientifica. Spesso le famiglie mi chiedono informazioni su notizie che leggono sul web e riportate da giornalisti come se fosse tutto vero e che nessuno Centro di ricerca vuole seguire questa o quella nuova terapia presentata come miracolosa. Mi sembra un atteggiamento folle, ma pensate per davvero che se esistesse una cura sicuramente efficace non verrebbe applicata subito? I danni che stiamo subendo, per la salute (inabilità e decessi) e per l’economia (chiusura delle attività produttive) sono enormi. Bisogna invece pensare alla prossima pandemiasenza ansie e senza paure medici devono essere formati ora per il futuro. Non basta la laurea in Medicina abilitante, bisogna raddoppiare i posti nelle specialità mediche da 6.000 a 12.000 almeno. A cosa serve abilitare migliaia di medici se poi più della metà di loro non potrà lavorare? Bisognerebbe consentire a tutti i laureati di specializzarsi e poi continuare su questa strada, come in altri paesi europei.

Comunque come cittadini dovremmo cercare di incidere sulle scelte politiche miopi dei governi. Dal 1996 l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS – WHO) parla di pandemie. Nel 2009 OMS ha pubblicato un documento ignorato sulle pandemie

Da questa pandemia ne usciremo ed “Andrà tutto bene”. Non dobbiamo però dimenticaretutte le categorie di persone che hanno partecipato a questa battaglia, non solo noi sanitari. Non esistono eroi, solo persone che amano e sanno far bene il proprio lavoro e purtroppo sono state mandate spesso allo sbaraglio. Sono un pediatra e chiedendo scusa alle altre categorie ricordo i miei colleghiad oggi 31 morti e di questi 17 medici di famiglia, e 5.000 in totale gli operatori sanitari, e domani aumenteranno ancora. Non c’è orgoglio di casta in queste parole, ma solo angoscia e dolore per tutti noi. Sappiamo, però, che il nostro mondo ha una memoria molto labile. Bisogna ripensare al nostro modello di sviluppo (economia), al nostro stile di vita (scelte personali). Credo, ma questa è politica sanitaria che bisognerà organizzare per tutti i Paesi del Mondo, un sistema sanitario in grado di intervenire in modo rapido ed efficace, ovunque per combattere le pandemie.

Solo così riusciremo ad andare avanti, per noi, ma soprattutto per i nostri figli“.