Il Presidente dell’Associazione “Cuore in Movimento” è intervenuto circa l’acquisto di materiale sanitario per gli operatori sanitari dell’Asl 1 imperiese.

“Tutte le strategie esplorate fino ad oggi per far arrivare grossi quantitativi di mascherine in un unico blocco hanno trovato muri ad oggi invalicabili; da una parte l’evoluzione internazionale che ha creato un conflitto sia nell’approvvigionamento (ogni nazione e ogni gruppo importatore cerca di assicurarsi gli acquisti direttamente alla fonte utilizzato strategie differenti), sia nella disponibilità dei voli aerei; dall’altra, l’ordinanza ministeriale del 31/3, sebbene giustamente emessa per contrastare la speculazione e lo sciacallaggio, ha di fatto gravemente rallentato e limitato la capacità di importazione degli operatori che lavorano in trasparenza ed in molti casi senza utili come sta facendo il mio amico per noi.

La nostra strategia pertanto è cambiata. I nostri operatori sanitari non possono più aspettare. Siamo in grado di far pervenire le mascherine a scaglioni in piccoli blocchi in tempi successivi. Oggi porterò le prime 1000 mascherine FFP2 in ospedale.

La rianimazione ha necessità urgente di dispositivi particolari e costosi per cui, di comune accordo con il primario rianimatore dr. Giorgio Ardissone e con il Direttore Generale dr. Marco Prioli, considerate queste necessità la decisone di donare la somma di 30.000 € all’ASL1, come contributo per l’acquisto imminente di maschere filtranti, camici monouso e caschi protettivi.

Nel frattempo sono in arrivo altre 3000 mascherine FFP2 già pagate; Vi comunicherò il giorno che le porterò in ospedale.

Tutto ciò premesso esaurite le operazioni di cui sopra rimangono ancora in cassa circa 7000 € disponibili per l’acquisto di dispositivi che man mano arriveranno in Italia.

Vi informo inoltre che il carico di 90.000 mascherine rettangolari donate dal Comune di Sanremo all’Ospedale di Sanremo sono già in viaggio ed attese tra pochi giorni.

Sono contento di avere finalmente trovato la giusta collocazione per le donazioni che voi tutti con tanta solerzia e generosità avete contribuito a realizzare.

Nell’attesa di risentirci a presto il solito grande abbraccio che ci tiene uniti nel portare il nostro aiuto ai nostri medici ed i infermieri, che Vi assicuro, sentendoli ogni giorno, che sono molto provati sul piano fisico e molto di più per la costante paura e la tensione emotiva.

Loro sono informati ed apprezzano molto quello che stiamo facendo ma ricordiamoci sempre che il nostro aiuto più grande è resistere ancora nell’applicare rigidamente le misure di restrizione, ogni volta che soffriamo teniamo a mente che lo stiamo facendo un po’ per noi ma soprattutto per gli altri.

Gli Ospedali sono il nostro indicatore; quando i ricoveri si ridurranno e il carico di lavoro si alleggerirà, solo allora potremo incominciare veramente a vedere la luce in questo brutto incubo.

Ce la dobbiamo fare e ce la faremo!