gianfranco trapani

In seguito alla circolare emessa del Ministero dell’Interno che autorizza la camminata con i figli in prossimità dell’abitazione, abbiamo chiesto al pediatra Gianfranco Trapani la sua opinione.

Il rischio è ancora troppo alto – afferma Trapani – è necessario stare a casa, non sono assolutamente d’accordo con il provvedimento emanato dal governo, non è ancora il momento di uscire. Non si possono dare alle famiglie, false speranze e sicurezze che non esistono.

È bene ricordare – prosegue il pediatra – che medici, anestesisti, non vanno a casa da un mese per tutelare la propria famiglia, io stesso, come molti altri, ho dovuto allontanare i nonni per metterli al riparo e tutelarli. Un provvedimento che non ha senso, pensiamo a Milano, Torino, i caruggi di Genova, di Pigna, dove adesso i bambini si incontreranno, seppur all’aperto, il rischio di contagio è elevatissimo, se non per loro, per i loro genitori e per i loro nonni.

È fondamentale che sino a dopo Pasqua non cambi nulla, dobbiamo stare a casa con i nostri figli e svolgere all’interno delle nostre abitazioni il ruolo di educatori. Per quanto ci riguarda, come Pediatri, e son certo di interpretare l’idea anche dei miei colleghi della provincia di Imperia, siamo contrari a questo provvedimento, perché è troppo pericoloso. I bambini vogliono uscire a correre e giocare, non a camminare sotto casa. Certamente ci saranno casi particolari, ma le Forze dell’Ordine, sono preparate e coscienziose, sanno distinguere il vero problema.

Quella che stiamo vivendo – conclude Trapani – è una sorta di guerra invisibile, i nostri anziani (che allora erano bambini) durante le guerre stavano chiusi per giorni, mesi, nelle case o dentro i bunker, senza nulla, (a volte nemmeno il cibo) a noi invece viene chiesto di stare a casa sui nostri divani a combattere una guerra che non vediamo ma che purtroppo sta facendo numerose vittime. Chiediamo rispetto per tutti quelli che sono al fronte, non solo medici ed infermieri, ma anche per le Forze dell’Ordine, i commessi dei supermercati, i volontari e tutti coloro che ci permettono la sopravvivenza e sarebbe troppo lungo elencarli.

Perché si deve essere uniti.”

#STIAMOACASA