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“Francamente non riesco a capire le motivazioni: tutti sostengono che il CPR non debba sorgere alla ‘Camandone’, allora è incomprensibile come sia stato bocciato l’ordine del giornoCristian Quesada, al termine del consiglio provinciale, è un misto tra rabbia e delusione dopo che la sua proposta – di schierarsi congiuntamente contro le ipotesi avanzate dal Ministro Piantedosi – è stata rispedita al mittente. E domani, proprio dalla caserma dismessa, è previsto un sit-in di protesta che coinvolgerà gli amministratori – e non – del golfodianese.

“Siamo vicini ai sindaci del golfodianese ma…” gli interventi della maggioranza hanno aperto tutti, più o meno, così. Il Consiglio Provinciale sostanzialmente non prende una posizione netta, in particolare Biasi e Conio sottolineano che senza informazioni certe, provenienti dal Ministero, non è possibile votare favorevolmente l’ordine. Anche se, a quel punto – vien da pensare -, sarebbe troppo tardi.

Secondo la maggioranza, si alimenterebbe un polverone smosso a fini propagandistici. E sul polverone stesso si è espressa anche la consigliera Barbara Feltrin, nell’amministrazione di Za Garibaldi a Diano Marina: “Fa male a livello turistico. Non è un buon momento, in vista dell’estate, casi così grossi creano confusione.”

Dal canto suo, il Presidente della Provincia Claudio Scajola sottolinea che ha interloquito con il Ministro Piantedosi auspicando che venisse trovato un luogo più vicino a porti ed aeroporti: “La comunicazione del Prefetto? Ha soltanto raccolto le direttive provenienti da Roma: ognuno deve guardare dove eventualmente poterlo collocare sul proprio territorio. Poi le decisioni spettano al Governo che comunque ha analizzato un calo nei flussi migratori.”

Nel video, ad inizio servizio, le interviste a Cristian Quesada e Claudio Scajola.