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Pochi minuti prima dell’inizio della Conferenza stampa sulla prima serata del Festival, abbiamo intercettato il sindaco di Sanremo al quale è stato chiesto un giudizio sulla prima delle cinque puntate della tormentata edizione 2021.

“Ci sono tante cose da raccontare della prima serata – dice Alberto Biancheri – ma la cosa che mi ha colpito di più è l’immagine dell’Ariston completamente vuoto e mi ha fratto riflettere sulla grande professionalità di Amadeus e Fiorello, e di tutte le persone che sono salite su quel palco. Lavorare in un tale contesto non è certo semplice”.

“Si è anche vista una grandissima orchestra – prosegue – di cui fanno parte tanti professori della nostra Sinfonica, e in un’inedita doppia veste di orchestrali e di pubblico visto che interagivano spesso anche con i presentatori”.

Dopo aver speso parole di ammirazione per Alessia Bonari, l’infermiera simbolo della prima ondata Covid con la sua foto del volto tumefatto dalle ore di mascherina indossata, il Sindaco ha poi detto: “Sulla parte artistica non voglio entrare nel merito, è difficile per tutti valutare un brano al suo primo ascolto, vedremo nei prossimi giorni. Sicuramente è un Festival importante ma con grosse difficoltà soprattutto per la mancanza di pubblico e di tutte le collaterali che sono un altro ingrediente importante cui abbiamo dovuto rinunciare”.

“C’è stato un calo negli ascolti – conferma – ma ricordiamoci che stiamo sempre parlando di oltre undici milioni di telespettatori davanti allo schermo, ad ascoltare canzoni e gag ma anche a sentire ripetutamente il nome di Sanremo, a vedere le belle cartoline della nostra città. Una grande promozione per la città e non solo”.

Una bella città che da domani però è nuovamente costretta a chiudere.

“Ho avuto modo di parlarne a lungo ieri notte con il presidente Toti – spiega Biancheri – io credo che questa città non sia tanto arrabbiata perché da domani si torna a chiudere tutto. I dati sanitari vanno rispettati come le norme di sicurezza in vigore per questo Festival, quello che non capiscono i sanremesi sono le aperture e le successive chiusure nell’arco di soli tre giorni. Forse sarebbe stato opportuno essere più cauti già da sabato per evitare illusioni e per evitare ai commercianti, ai ristoratori di andare ad acquistare prodotti e merci che poi si faticherà a smaltire”.