piero martina

“A un simile universo di visibilia in movimento e ricomposizione non si poteva giungere senza il soccorso di una materia pittorica ricca, il che non vuol dire grassa oppure opulenta. E per questo le grandi composizioni di Martina impiegano materiali eterogenei, pittura a tempera, gesso, pastello, oro, carte colorate, in un contesto che fa vibrare tutti gli spazi del quadro. E la metamorfosi non riguarda solo le figure umane, le sue ninfe, le sue Dànae, ma tramuta le foglie in zecchini d’oro, i pesci in nobilmente mostruosi antenati nostri, gli alberi e le piante in oggetti labili e fatti a misura d’uomo, il sole in un’occhiaia, vuota, incolore che scocca qualche gocciola di acceso carminio”.

Eugenio Montale


Oggi, venerdì 9 agosto, alle ore 18.30, sarà inaugurata, al Bastione di Mezzodì (Bastione Desiglioli), la mostra “Piero Martina. Il giardino, il mare, il sole” dedicata all’illustre pittore della scuola piemontese di fama internazionale, che ha ricoperto ruoli di prestigio nell’ambito dell’istruzione artistica e in campo accademico.

La mostra sarà visitabile da venerdì 9 a martedì 20 agosto, tutti i giorni dalle ore 18.00 alle ore 23.00.

Si è svolta questa mattina la Cerimonia con l’apposizione della targa commemorativa nei pressi della sua abitazione, in Strada San Bernardo: la casa in mezzo agli ulivi, dove si vede il mare, che fu luogo di ispirazione, produzione e di incontro con  amici pittori, ma anche con  poeti e letterati. Sarà organizzato inoltre un convegno per ricordare la figura del celebre pittore e commentare le sue opere.

L’amministrazione comunale ha conferito a Piero Martina la cittadinanza postuma per lo stretto legame avuto con il borgo.

Programma venerdì 9 agosto:

  • Ore 11.00   Strada San Bernardo 5, Cervo: apposizione targa. Momento musicale a cura di Simone Medagliani (sassofono)
  • Ore 16.30 – Sala del Consiglio Comunale, Cervo: cerimonia conferimento cittadinanza onoraria
  • Ore 17.00 – Sala del Consiglio Comunale, Cervo: convegno. Intervegono Lina Cha (Sindaco di Cervo), Annina Elena (Delegata alla Cultura Comune Cervo), Maria Teresa Verda, Paolo Fiore, Antonella Martina.
  • Ore 18.30 – Bastione Desiglioli, Cervo: inaugurazione Mostra Il giardino, il mare, il sole.

Momento musicale a cura di Maurizio Petigiani (percussioni).

L’omaggio a Piero Martina rientra nel progetto del Comune di Cervo di celebrare gli artisti che resero famoso il Borgo: il percorso è iniziato nel 2018 con l’apposizione della targa presso la casa del Montepiano in cui vissero i letterati Orsola Noemi ed Henry Furst, creando un cenacolo letterario.  Per confermare la vocazione di Cervo, detto anche Paradiso dei Pittori, si è pensato di sottolineare quindi il legame che unisce il piccolo borgo imperiese al gruppo di pittori piemontesi che qui trascorsero un periodo della propria vita.  Cervo ospita infatti, ogni anno,  il “Pennello d’oro”, concorso aperto a tutti coloro che dipingono, anche a giovani futuri artisti. La manifestazione nacque  a metà anni ’50 , grazie alla lungimiranza, appunto, dei pittori piemontesi.

Il progetto è realizzato in collaborazione con il Liceo Artistico Amoretti di Imperia, che prevede il coinvolgimento diretto degli studenti nelle attività inerenti alla mostra.

Le figlie di Martina, Anna e Antonella, doneranno al vincitore del premio Strega 2019 – atteso nel prossimo settembre – un quadro del padre. Verrà organizzato  un convegno per  ricordare la figura del celebre pittore e commentare le sue opere.

PIERO MARTINA – BIOGRAFIA

Innamorato della Liguria, Martina comincia a frequentare da giovane il Ponente, in particolare il Golfo di Diano e Cervo, dove nel 1938/39 affitta una casa raffigurata,  in alcuni dipinti, con le  pareti rosa e il giardino con gli agrumi e le palme. Sono gli anni degli esordi come artista professionista: la sua prima mostra personale risale al 1938  a Genova, con la presentazione del caro amico Carlo Levi. Seguono anni di successi sul piano professionale: dalle otto presenze alla Biennale di Venezia alla partecipazione ad altre importanti rassegne d’arte a livello internazionale, ai numerosi  prestigiosi premi di rilevanza nazionale come il “Premio Autostrada del Sole” e il “Premio Sardegna”. Nel frattempo prosegue la sua carriera accademica  come docente al Liceo Artistico e successivamente come titolare della cattedra di Pittura all’Accademia Albertina di cui è nominato direttore nel 1972. Dopo la guerra, negli anni della crescita economica, Martina adotta, come luogo di vacanza  e di produzione artistica, dapprima Diano Marina e in seguito San Bartolomeo. Nel 1968 torna al suo primo amore, Cervo, acquistando la casa con giardino ubicata in cima al paese. Sono anni importanti di intensa produzione artistica nello studio-giardino dal quale si gode una splendida vista: come non ricordare i quadri raffiguranti  la luminosa veduta del Capo Berta, i dipinti con le rose, le campanule viola, i bei carciofi montati di colore viola che costituiscono una  caratteristica del paesaggio ligure;  i famosi pesci delle nature morte, le macchie verdi di ulivi e i gli indimenticabili paesaggi marini dalle molteplici tonalità di azzurro e dalle trasparenze cromatiche, opere collocate in importanti musei e collezioni d’arte pubbliche e private. Non a caso la sua poetica artistica ha ispirato amici letterati e scrittori che hanno composto belle pagine sulla sua pittura: non solo Carlo Levi ma anche Eugenio Montale, Sergio Solmi, Giovanni Arpino e altri ancora. La casa di Cervo diventa un centro di artisti e intellettuali. Da ricordare l’importante mostra tenuta a Palazzo Viale nel 2008 “Storie di pittura piemontese del Novecento in Liguria” in occasione della quale è stata dedicata una sala a Piero Martina: qui furono esposte le opere realizzate nell’amato studio-giardino di Cervo. Martina è sepolto all’interno del cimitero di Cervo insieme alla moglie Adelia.