Il Festival dell’Alta Sartoria Ecosostenibile del Casinò di Sanremo ha consegnato i primi gran trofei. Sono andati a Milano, Vicenza, Verona e Perugia. Il trofeo alla carriera allo stilista Santo Zumbino, (Milano) docente della scuola di alta sartoria artigianale italiana di Melzo. Ha realizzato un abito monopetto classico in tessuto fresco di lana Loro Piana. Maria Clelia Pesavento (Vicenza), ha ricevuto il premio per la Creatività, Anna Maria Russo (Istituto Italiano Design Perugia) premio per l’Originalità, e Tecla Zenari (Verona) premio per l’Eleganza. Ha rappresentato il presidente di giuria prof. Stefano Zecchi il dott. Carlo Sburlati. Gli abiti sono stati esposti nell’esposizione “Moda e design per uno stile artigiano” curata dalla storica dell’Arte Federica Flore. Sono state inoltre consegnate due targhe ai maestri sartori Giovanni Barberis Organista e Franco Puppato. L’evento, condotto dalla giornalista di Sky Tg24 Tonia Cartolano, è stato firmato dal Casinò di Sanremo in collaborazione con Confartigianato, con Fondazione Stefano Zecchi, Fondazione Famiglia Piacenza 1377 con il sostegno di Club per l’Unesco Firenze e Club per l’Unesco di Sanremo, ed ha celebra la professionalità e l’eccellenza della creatività italiana a livello internazionale, creando un fil rouge tra storia, innovazione, professionalità ed eco sostenibilità.
L’esposizione inaugurata alla presenza, tra gli altri, del consigliere di amministrazione del Casinò, Eugenio Nocita dell’assessore al Turismo di Sanremo, Giuseppe Faraldi, dal sindaco di Vigevano, Andrea Ceffa, dell’assessore di Biella Barbara Greggio, del presidente di Confartigianato Moda Moreno Vignolini, del presidente camerale Enrico Lupi, ha riscosso il successo del numeroso pubblico presente.
Hanno richiamato attestati di ammirazione i modelli icone di bellezza firmate Diego Dolcini, “considerato tra i più grandi geni creativi della calzatura, colui che a livello mondiale ha ridato lustro e prestigio al modo di creare le calzature in stile italiano”. Gioielli che si calzano pronte a danzare vicino ad abiti che volano come vele che si gonfiano sul mare portate dalla Camera della Moda di Monaco, pensati da Federica Nardoni Spinetta, collezione Beach & Cashmere di Monaco dal titolo “Vele Spiegate”. Stile artigiano che si esprime nei capi realizzati dal maestro sartore Sebastiano Di Rienzo provenienti dal suo museo dell’arte sartoriale, nei drappeggi damascati, in abiti da uomo che con gli stilisti Giovanni Barberis Organista e Michele Perrera, ritornano dopo 50 anni nel Casinò di Sanremo, dove hanno sfilato in molte delle edizioni del Festival della Moda Maschile. Eleganza interpretata anche in jeans che sanciscono l’evoluzione sociale dal 1850, provenienti dal Museo M.O.D.E. Museum of Denim Elleti Group di Luigi Lovato, la cui presenza è l’omaggio ai 150 anni del tessuto nato a Genova. Si possono ammirare capi dal 1870 ai giorni nostri, prodotti nel rispetto dell’ecosostenibilità. Stile che viene esaltato negli accessori, nella pelletteria dai tessuti “vegani” al “cuoio” ecosostenibile, e in abiti così scintillanti da sembrare stelle, in creazioni pensate per il mercato internazionale, ideati dal Fashion designer arch. Francesco Scianni, in lane che diventano costumi, come fiori che si trasformano in tessuti, negli accessori che accentuano lo stile e l’eleganza, in sedie intarsiate, le Adriano Podestà, dipinte, scolpite nell’oro che superano cent’anni di tradizione da Chiavari al mondo, in ardesia che si fa mobile e gioiello, con Matteucci , Map Slate, simbolo di eleganza. Ancora i monili di Antica Gioielleria Cannoletta, e le creazioni di Filigranart. La storia della calzatura italiana viene raccontata dalla presenza dei modelli provenienti dal MIC – Museo Internazionale della Calzatura “P.Bertolini”, Vigevano, guardando al futuro con i modelli ACBC, azienda leader che utilizza materiali circolari biologici riciclati e/o rinnovabili che sono cresciuti e coltivati.
L’esposizione “Moda e designer per uno stile artigiano” curata dalla storica dell’Arte Federica Flore, rimarrà aperta ad ingresso libero tutti i giorni sino al 17 settembre dalle 18.00 alle 24.00 è capace di una narrazione che attraversa secoli, che guarda al futuro attraverso nuovi drappeggi, tessuti rispettosi dell’ambiente, creatività che prova ad inventare un diverso rapporto tra stilista, cliente e materiali.