casa serena

“La posizione di My Home-Cooperativa Euroassistenze è da considerarsi NON NEGOZIABILE”. Punto. Con queste parole, durissime che non lasciano spazio ad altri rinvii e tentativi di trovare una soluzione alla kafkiana, per non dire tragica situazione che da 20 giorni stanno vivendo con grande ansia i 95 ospiti di Casa Serena, residenza per anziani di Sanremo al centro di polemiche, accuse, smentite su disservizi, possibili licenziamenti in massa da parte della nuova proprietà, la società privata My Home appunto. Forse è caduta la maschera, gettate le carte sul tavolo, rotto gli indugi? A viso scoperto, in un lungo comunicato stampa (a noi mai pervenuto, chissà perché?) in barba anche a quanto sarebbe stato chiesto, auspicato e stabilito la scorsa settimana in Prefettura ad Imperia, presenti il vice prefetto ed il sindaco di Sanremo Alberto Biancheri nel corso di un apposito incontro tra My Home e Cgil, Cisl, Uil per trovare una soluzione oggi, per la prima volta, potrebbe essere stata messa, nero su bianco, la “rivoluzione” pensata dai nuovi proprietari per Casa Serena.

Scripta manent, verba volant” dicevano gli antichi romani, che la sapevano lunga su come va il mondo. Soprattutto quando si parla di bilanci, quattrini, contratti. Per Rosario Maniscalco, dominus di My Home e Cooperativa non ci sono dubbi, neppure spazi per un accordo con i tre sindacati italiani. Prendere o lasciare, tutto il resto solo parole, bla, bla, bla. Siglando un accordo col sindacato Fials nei giorni scorsi ha già assunto alcune decine di dipendenti riuscendo così a “garantire il livello dei servizi – ha scritto testualmente nel comunicato stampa – e la giusta qualità di assistenza agli ospiti che sono da sempre il prioritario interesse di Euroassistance”. Dovrebbe dirlo ai famigliari dei ricoverati, al nascente “comitato parenti”, chiedere cosa ne pensano di questa nuova gestione. Ne sentirebbero delle belle. Verità, non solo fantasie. Basterebbe anche leggersi i report stilati dai controlli fatti nelle ultime 3 settimane da funzionari dell’Asl1 che starebbe addirittura seriamente pensando a non elargire più i circa 600mila euro di contributi regionali l’anno. Cgil, Cisl, Uil respingono con forza tutte le dichiarazioni scritte nel comunicato stampa da Maniscalco. “Il nuovo proprietario – accusano – dice falsità”.  A gran voce chiedono al Prefetto e al sindaco Biancheri di revocare il contratto e che Palazzo Bellevue riprenda Casa Serena. “Subito – raccomandano – prima che succedano disastri”.

Una domanda è d’obbligo, no si era presenti, ma se in Prefettura la settimana scorsa le massime autorità pubbliche che c’erano hanno concordato che entro oggi My Home doveva presentare a Cgil, Cisl e Uil una proposta che riguardava la riassunzione del personale in forza alla struttura, per lo meno sino al 31 dicembre, come possono accettare una velina del nuovo gestore che dice tutto il contrario? Chi è sincero e chi bugiardo? Qui non si tratta di Riffa, di rosso e nero, non si gioca a mosca cieca o a non vedo, non parlo, non sento. Dobbiamo tutti vedere, sentire e PROVVEDERE. In ballo c’è la serenità, l’assistenza sanitaria, la sicurezza, di giorno e di notte, di 95 anziani, domani anche di 182 quanti sono i posti letto. Anche nei giorni festivi, sempre, da parte di persone titolate, responsabili. Prefetto, vice Prefetto, sindaco, segretario generale Stefania Caviglia, ora tocca a voi. Voi non potete non sapere chi ha torto e chi ha ragione. In ballo c’è troppa confusione, si parla di possibili arrivi di nuovi avvisi di garanzia, l’autopsia di una poveretta, sospetti, decine di persone che non vedono più a fine mese la busta paga, indagini, la richiesta dei Nas, sindacati idrofobi, volontari che entrano nella struttura, restano, vanno via? Stamane si parlava di 3 infermieri. Nuovi assunti? Sappiamo che non è facile però chi ha ragione, per una buona volta, resti e lavori in tranquillità, nell’interesse di tutti. Chi ha torto, ha mentito, prepari la valigia.