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Come avevamo previsto il 20 ottobre scorso nella puntata di ‘4.0’ dal titolo “Casa Serena: se la verità è questa ahi…ahi…ahi” il Comune di Sanremo, il sindaco, la sua maggioranza, i suoi avvocati e consiglieri, anche se si tratta del primo tempo, usando un termine calcistico, hanno fatto la fine della nazionale azzurra e di mister Roberto Mancini. A battere 2 a 0 il sindaco Alberto Biancheri, l’assessore ai servizi sociali Costanza Pireri e compagnia cantando sono stati la società My Home, che dal primo di settembre gestisce ed è diventata proprietaria della Rsa di Poggio a Sanremo, ed il suo amministratore Rosario Maniscalco.

Il Tar (Tribunale amministrativo regionale), infatti, dopo aver ponderato, analizzato, fatto i raggi X al ricorso dei nuovi gestori nei confronti di Palazzo Bellevue che chiedeva la revoca del contratto di cessione firmato pochi giorni prima, in pratica ancora caldo, ha accolto la richiesta di sospensiva di My Home. Alla notizia gli avvocati di Maniscalco, Andrea Poesio di Torino e Simona Rosazza Giangros di Vercelli, sicuramente hanno alzato i calci e brindato. Spiace dirlo, perché di mezzo ci sono più di un’ottantina di persone anziane ricoverate, le loro famiglie in ansia, quasi un centinaio di dipendenti, ma sin dalle prime battute si era capito che il contratto firmato dal Comune evidenziava opacità. Da quanto pare My Home ora non intenderebbe fare sconti a Palazzo Bellevue. La decisione del Tar infatti è chiara, i nuovi proprietari non avrebbero commesso inadempimenti nella nuova gestione così gravi da far scattare la revoca del contratto.

Per Biancheri una nuova tegola. Il bilancio municipale è a rischio. Le richieste My Home-Maniscalco rivolte al Tribunale amministrativo regionale d’altra parte sono chiarissime: “Annullare – vi si legge – il provvedimento impugnato accertando l’adempimento da parte della società My Home Srl alle obbligazioni assunte nei confronti del Comune di Sanremo, con conseguente diritto a mantenere il godimento della struttura attribuitale ed esercitare le attività contrattualmente previste; condannare il Comune di Sanremo al risarcimento del danno subito dalla società My Home s.r.l. a causa dell’illegittima adozione del provvedimento di revoca, con riserva di quantificazione in corso di causa; in via subordinata condannare il Comune di Sanremo al pagamento dell’indennizzo stabilito dall’art. 11 e dall’art. 21-quinquies della L. n. 241/1990, con riserva di quantificazione in corso di causa; in via cautelare sospendere il provvedimento impugnato o adottare ogni altra misura necessaria. Con vittoria di spese ed onorari di causa, oltre rimborso del contributo unificato e spese forfettarie al 15% ai sensi dell’art. 2 del DM n. 55/2014, IVA e CPA”.

I bene informati dicono che la richiesta danni sarebbe di diversi milioni di euro, probabilmente tre. Se fosse vero si annunciano mesi duri per l’attuale maggioranza. Le casse pubbliche matuziane da qualche anno segnano “profondo rosso”. Da che mondo è mondo però, chi sbaglia paga. O almeno dovrebbe. Come finirà? Occorre ancora un po’ di pazienza, tutto è rinviato ad aprile. Per il bene di tutti speriamo che non si tratti di un brutto pesce di aprile.