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Il Tar, il Tribunale amministrativo regionale, avrebbe annullato la richiesta presentata dal Comune di Sanremo di “Revoca” del contratto con cui aveva ceduto alla società privata My Home la proprietà di Casa Serena, la residenza per anziani di Poggio.

Usiamo il condizionale perché al momento, anche se abbiamo ricevuto da Genova la notizia da ambienti qualificati, non ci è stato ancora possibile verificarla al 100%. Se l’informazione risulterà esatta per il Comune di Sanremo, per il sindaco Alberto Biancheri, per la sua Giunta e per la sua maggioranza a Palazzo Bellevue si tratterebbe di una pesante sconfitta. L’opposizione, però, visto che si tratta della tranquillità, dell’assistenza sanitaria di una novantina di anziani ospiti della Rsa e di tutti i loro famigliari, non dovrebbe rallegrarsi troppo anche se, sin dall’inizio di questa cessione, aveva sempre manifestato una rigida opposizione.

Certamente il contratto siglato dal sindaco Biancheri con la My Home ed il suo rappresentante, Rosario Maniscalco, presentava diverse ombre. Non tanto per la cifra pattuita, inferiore ai 10 milioni di euro, ma per la modalità del pagamento attraverso un affitto mensile della durata di 10 anni, più riscatto finale. Oltre a questo anche scarse informazioni sulla My Home stessa. In primis sul suo capitale sociale di soli, sembrerebbe, 10mila euro e della mancanza di una congrua fidejussione. Per non parlare del braccio di ferro tra le organizzazioni sindacali Cgil, Uil, Cisl e la stessa My Home generato dal “licenziamento” di circa il 50% dei dipendenti che da oltre un mese sono rimasti anche senza stipendio.

A trasformare poi la pesante situazione in tragedia la morte di un’anziana ospite della Rsa, la signora Agnelli, trovata senza vita all’alba nel suo letto da un infermiere, soffocata dalla cintura di contenzione che la doveva proteggere. Sull’intera vicenda indaga la magistratura, due medici sono stati raggiunti da un avviso di garanzia (atto dovuto), all’interno di Casa Serena sono state fatte indagini a vario titolo anche dai Nas, dalla polizia, dai vigili urbani e dall’Asl1.

Poi, anche se tardivo, è arrivato il ricorso al Tar del Comune e la decisione odierna della sua bocciatura. Per il tribunale amministrativo di Genova My Home avrebbe molte carte in regola. Interessante sarà leggere le motivazioni della sentenza.