Nel 2024 il mercato immobiliare in provincia di Imperia ha registrato una nuova contrazione, proseguendo il rallentamento che già era in atto dal 2022.
È quanto emerge dalle elaborazioni contenute nel Rapporto economico provinciale 2024 curato dalla Camera di Commercio Riviere di Liguria, con il supporto del Centro Studi Tagliacarne e pubblicato nelle scorse settimane.
La ricostruzione del report si basa su dati forniti dall’Agenzia delle Entrate, utilizzando come riferimento l’indicatore NTN (Numero di Transazioni Normalizzate), impiegato dall’ente per monitorare e analizzare il volume delle compravendite immobiliari a livello nazionale.
Le compravendite residenziali normalizzate nell’imperiese nell’anno appena concluso sono state in tutto 4.283, con un calo del 5,4% rispetto al 2023 e dell’11% rispetto al picco del 2022.
Dopo il rimbalzo del 2021, successivo alla pandemia, il mercato ha quindi avviato una fase discendente, legata a fattori come l’aumento dei tassi di interesse sui mutui, alla crescita dei prezzi medi al metro quadrato e all’incremento dei costi di ristrutturazione che sono connessi alla rimodulazione dei bonus edilizi.
Il quadro locale è grossomodo in linea con la tendenza regionale e nazionale, con i volumi che restano complessivamente superiori ai livelli precedenti alla pandemia da Covid-19, segnalando una tenuta di fondo del mercato.
Vanno però segnalate alcune specificità. Nel territorio dell’intera Liguria, il numero di transazioni è sceso da 28.972 del 2022 a 26.129 del 2024, registrando quindi un -9,8%, mentre a livello nazionale le NTN sono passate nello stesso periodo da 785.382 a 719.578 (-8,4%). In tutto il Nord Ovest del Paese, nell’anno passato, il mercato ha invece mostrato segnali di stabilità, con una lieve crescita dello 0,5% rispetto al 2023.
Su base quadriennale, dal 2021 al 2024, la provincia di Imperia evidenzia una variazione del -2,3%, inferiore alla media nazionale e regionale, ma il dato più recente, del biennio 2023-2024 conferma una tendenza negativa più marcata, in controtendenza rispetto al lieve recupero italiano (+1,3%).
Analizzando più nel dettaglio la dimensione degli immobili, non sfugge un fattore specifico del mercato imperiese, dove c’è una netta prevalenza delle compravendite di abitazioni di piccola e media metratura.
Nell’anno passato il 40,7% delle transazioni ha riguardato immobili tra 50 e 85 mq (1.742 unità), seguiti dal 24,3% delle abitazioni fino a 50 mq (1.039 unità) e dal 19,7% di quelle tra 85 e 115 mq (845 unità), mostrando uno scenario dove circa 2 case su 3 oggetto di compravendita a una metratura inferiore agli 85 mq.
Le abitazioni di oltre 115 mq rappresentano solo il 15% delle transazioni, una quota sensibilmente inferiore rispetto alla media nazionale, dove gli immobili di ampia superficie superano il 32% del totale.
Nel biennio 2023-2024, il calo più importante in provincia ha riguardato proprio le abitazioni tra 115 e 145 mq (-14,5%), seguite a ruota da quelle oltre 145 mq (-9,1%).
Risultati ad ogni modo negativi anche per le unità più piccole: -6,7% per gli immobili fino a 50 mq e -5,1% per quelli tra 50 e 85 mq.
Sostanziale tenuta invece per la fascia 85-115 mq (-0,4%).
A livello nazionale, nel 2024 si è osservato un lieve incremento delle compravendite, soprattutto nelle fasce medio-grandi (+2,9% tra 85 e 115 mq).
Il mercato immobiliare di Imperia, riassumendo, appare dunque caratterizzato da un ridimensionamento della domanda e da una preferenza per immobili di metratura contenuta, che riguarda sostanzialmente i due terzi delle compravendite.
Resta ancora da chiarire quanto a incidere su questo scenario sia una stagnazione della domanda data da una serie di cambiamenti sociali in atto in provincia (in particolare a livello demografico) e quanto invece vi sia attesa per delle condizioni di compravendita più favorevoli.