mauro bozzarelli

Il vicesindaco di Bordighera, Mauro Bozzarelli, interviene con una nota stampa in risposta alle parole del consigliere comunale Giacomo Pallanca sulla promozione turistica della città.

Fa piacere vedere come, anche il consigliere Pallanca, abbia finalmente cominciato ad occuparsi di turismo. Si perché, quando nel 2018 abbiamo preso in consegna lo IAT cittadino, dopo i 5 anni di amministrazione Pallanca, il quale deteneva anche l’assessorato al turismo, abbiamo trovato un ufficio polveroso, privo di professionalità e di materiale pubblicitario. Non vi era nessun tipo di promozione turistica (non parliamo di fiere perché non era neppure contemplato).

Dimentica il consigliere Pallanca, che è stata questa amministrazione ad allacciare rapporti di collaborazione con l’agenzia “in Liguria”, fin dal 2018, agenzia che si disse felice di avere finalmente un interlocutore per la città di Bordighera.

Il consigliere Pallanca dovrebbe altresì sapere, che nel mondo degli addetti al settore turistico, sempre più si considera il 2020 come l’anno 0, con una netta scissione tra cosa è stato il turismo nel periodo ante-Covid e ciò che è e sarà negli anni a venire. Un’evoluzione costante, con repentini cambiamenti di direzione che sempre più bisogna essere in grado di cogliere. Proprio per questo motivo il comune e l’amministrazione di Bordighera, in sintonia con il Tavolo del Turismo, ha deciso di affidare, nel 2021, un’analisi e uno studio prospettico del turismo di Bordighera ad un team di esperti del settore (perché noi siamo soliti chiedere consiglio ai professionisti). La natura di tale scelta andava e va in una doppia direzione.

Il turismo è e sempre di più sarà un settore trainante di tutto il territorio nazionale, regionale e ovviamente locale. Per questo però è necessario ampliare lo sguardo ora e cercare di immaginare come e dove sarà Bordighera nei prossimi anni. Questa visione però, non può essere stabilita solamente dall’interno, ma anche e soprattutto grazie all’intervento di realtà e figure che fanno del turismo il proprio pane quotidiano. L’amministrazione comunale, in quest’ottica, ha chiesto supporto proprio per poter capire quale sarà la direzione da prendere sulla base di metodologie tecniche, analisi di mercato e prospettive di sviluppo economico-sociale.

Bordighera oggi si trova nella condizione ideale per poter sinergicamente puntare ad un obiettivo importante, che non è ne quello di “copiare” o aggrapparsi alla Costa Azzurra ne quello di recuperare i fasti di un passato che non potrà più tornare, non per colpe legate all’offerta turistica, ma per un mercato nazionale ed internazionale che sta andando sempre di più in un’altra direzione. Partendo da questo assunto appare evidente che le accuse e le note del consigliere Pallanca risultino prive di senso critico e soprattutto basate esclusivamente su un obiettivo distruttivo e non costruttivo. In nessun momento ed in nessun contesto il Comune di Bordighera ha pensato di svolgere il ruolo di comprimario della Costa Azzurra. Appare evidente però che la vicinanza geografica dell’aeroporto di Nizza, citato dal consigliere, sia un elemento da sfruttare e valorizzare a favore del territorio. Questo non significa aggrapparsi ad un altro territorio dando le spalle ad altri. Anzi, è esattamente il contrario. Significa rafforzare un potenziale sviluppo commerciale che potrebbe dare valore non solo al territorio di Bordighera ma all’intera provincia e comuni limitrofi. Il presente lavoro e la visione del progetto di sviluppo turistico vanno al di là di bieche e preistoriche guerre territoriali politiche e mira ad una visione di insieme che possa far emergere Bordighera nella sua totalità.

Riprendendo poi il tema della tipicità e del “lavorare per crescere noi”, Pallanca avrebbe dovuto prestare attenzione al piano, che prevede proprio un lavoro di “community engagement”, supporto della comunità locale al fine di creare ancora più consapevolezza. Per intenderci, l’idea di poter anche solo considerare importante una connessione con un territorio che dista 40 km non significa far sì che si possano trasmettere, veicolare e pro commercializzare prodotti d’oltralpe. Ma questo risulta talmente evidente che appare fin troppo ridondante comunicarlo.

Il piano turistico presentato va oltre ogni qualsivoglia dimensione politica, nasce nell’interesse di far crescere un territorio che, nella visione 2030, svolgerà un ruolo sempre più importante anche e soprattutto in sinergia con gli assessorati regionali e con agenzia “in Liguria”, con buona pace del consigliere Pallanca e della sua visione arcaica del turismo”.