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Si è concluso il campo estivo nazionale E!State Liberi, presso Bordighera, con la conferenza in cui sono stati mostrati al pubblico i risultati dei diversi laboratori intrapresi nel corso delle ultime settimane. L’esperienza ha avuto luogo all’interno dei locali sequestrati alla famiglia seminarese dei Pellegrino, condannata per diversi crimini legati all’ambiente della Ndrangheta; gli ambienti, gestiti dall’Agenzia Nazionale per i Beni Confiscati, sono stati assegnati, per la durata dell’estate, a Libera Contro le Mafie, Spes, Caritas Intemelia, SPI CGIL Imperia, Mais Oui, Progetto Legalmente, Connaitre la Mafia (associazione antimafia composta da studenti di SciencePo di Mentone) e Associazione Pace Lavoro e Legalità, in modo che questi potessero promuovere il progetto per giovani.

Poco prima dell’incontro con i protagonisti del campo, il pubblico ha avuto la possibilità di visitare i locali incriminati, i quali sono stati completamente distrutti dagli sgherri dei Pellegrino in seguito all’arresto dei malavitosi.

La costruzione in cui si sono svolte le attività, rinominata Casa Linda per il fatto di essere l’unica a essere già stata rimessa in sicurezza, era legalmente registrata al catasto, così come la cosiddetta Casa Due; quest’ultima, però, si trova ancora in condizioni impressionanti, con il camino completamente distrutto, il cortile incendiato e una sorta di discarica appena sotto il giardino.

La cosiddetta Casa Tre, invece, era abusiva: anche questa è stata distrutta in toto, fatta eccezione per il portone d’ingresso, simbolo del potere del boss; qui troviamo, tra piastrelle firmate Versace ed enormi vasche da bagno, anche una botola nascosta che conduce a un bunker sotterraneo. Nel cortile, sono stati distrutti i falchi di marmo, simbolo della casata, e una fontana: nonostante lo sfarzo di queste abitazioni, si vocifera che la costruzione di queste lussuose dimore possa essere avvenuta gratuitamente.

Negli spazi di campagna tra gli edifici, si trovano diverse effigi religiose, tra cui diverse statue di San Michele, che sono rimaste intatte; i campi ospitavano anche sei o sette doberman, un cavallo e diversi uccellini.

Una volta terminata la bonifica, gli oggetti in buono stato di utilizzo verranno portati alla Caritas; gli ambienti, invece, verranno assegnati al Comune di Bordighera, il quale potrà a propria volta assegnarli, tramite bando, a soggetti che, come auspica Libera, ne usufruiranno a scopo sociale, in favore di categorie svantaggiate o marginali.

Nel video-servizio a inizio articolo, l’intervista a Maura Orengo, referente di Libera Imperia.