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Si è risolta in modo positivo la vicenda delle cosiddette “bollette pazze” dell’acqua, che erano state recapitate a molti commercianti del Golfo dianese. Grazie all’intervento di Confcommercio, infatti, Rivieracqua ha ricalcolato le somme effettivamente dovute, in base ai consumi reali e non a semplici stime, inviando delle note di credito.

Spiega la presidente della Confcommercio del Golfo Dianese Franca Weitzenmiller: “Avevamo inviato le bollette a Rivieracqua e preso contatto con la direttrice Angela Ferrari, che è stata molto disponibile. Sono quindi stati fatti dei controlli accurati da parte della società, verificando anche i consumi reali dei nostri associati, come da nostra richiesta. Dopo le verifiche, sono giunte moltissime note di credito, anche di alcune centinaia di euro, ai commercianti. Le fatture, come indicato dalla stessa Rivieracqua, in molti casi sono state ‘ricalcolate per stima elevata’. Un risultato molto importante, soprattutto in un periodo di crisi come quello attuale. Auspichiamo che questo sia l’inizio di una proficua e costante collaborazione con Rivieracqua. Come abbiamo sempre detto, i commercianti non vogliono non pagare le bollette, ma semplicemente pagare il giusto”.

Ad assistere la Confcommercio nella trattativa con Rivieracqua è stato l’avvocato Daniela Ranise, che sottolinea: “Le nostre doglianze erano effettivamente motivate e le opportune verifiche effettuate dall’azienda lo hanno dimostrato. Ci sono stati degli errori nel calcolo delle cifre dovute, non confacenti alla situazione reale, dipendenti, evidentemente, da sole stime. Siamo soddisfatti di questo risultato”.