Black Friday, a Sanremo avvio deludente. I commercianti penalizzati dai divieti di spostamento
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Oggi 27 novembre è il giorno del Black Friday, iniziativa commerciale nata negli Stati Uniti finalizzata ad anticipare di un mese gli acquisti natalizi approfittando di sconti speciali praticati dai commercianti che aderiscono.

Il Black Friday da pochi anni è diventato un’abitudine anche italiana ma quest’anno i positivi effetti nella filiera commerciale fanno molta fatica ad essere percepiti, come ci confermano alcuni gestori di negozi a Sanremo.

“Non è più un evento così coinvolgente – dice Antonella Bernocco di Stock’n Shock in via Cavour – lo è stato quando il Black Friday si svolgeva in un solo giorno, la gente si accalcava sapendo che poteva fare dei veri affari. Adesso dura almeno tre giorni e si è un po’ perso lo spirito originario dell’iniziativa. Se poi aggiungiamo il periodo che stiamo vivendo, la zona arancione, l’impossibilità di spostarsi da un comune all’altro, direi che quest’anno non lo prendo molto in considerazione”.

“Trovo poi scorrettissima la concorrenza online che è discriminante nei confronti dei commercianti sul territorio. Sino a ieri non avrei potuto praticare uno sconto mentre loro possono fare come vogliono. Possiamo contrastarli con gentilezza, simpatia e dialogo con il cliente che abbiamo fidelizzato nel corso degli anni. La nostra è una gestione famigliare e per fortuna abbiamo tanti clienti sanremesi che cerchiamo di trattar bene sempre utilizzando il rapporto umano come unica arma contro l’e-commerce”.

“La sensazione è quella che purtroppo la gente non ha soldi da spendere – dice  Thalìa Alvear di Alma Kids in via Palazzo – c’è chi approfitta per fare qualche regalo di Natale ma è ancora molto poco. Da noi per fare un pensiero si parte già da 15 euro ma i clienti non possono arrivare da fuori comune, hanno paura di muoversi e di contagiarsi e noi siamo un po’ demoralizzati ma teniamo duro. Ci sono altri due giorni di Black Friday, potendo andremmo avanti per un mese, qualsiasi cosa basta che venite!”

“Per fortuna ho un discreto ‘pacchetto’ di clienti locali – dice Fabio Latella di Dettagli Abbigliamento in via Palazzo – ma non credo possa bastare a compensare la mancanza di francesi e di turisti delle seconde case e non ci si può neppure spostare tra comuni. Ci sono buoni affari da non lasciarsi scappare, io un po’ di sconto lo faccio sempre anche se i miei prezzi sono molto concorrenziali e in questo fine settimana aggiungo uno sconto tra il 10 e il 20%, e fino al 30% per articoli fine serie. Non si combatte contro i giganti dell’online, bisogna avere fiducia in quello che stai facendo e trattare i clienti come amici, senza spingere sulla vendita a tutti i costi”.

“Spero che i sanremesi abbiano voglia di fare qualche acquisto natalizio ma per il momento sono in pochi che entrano in negozio – dice Cristina Tinelli del negozio Albero Blu in via Matteotti – ma con il divieto di muoversi tra i comuni più di tanto non ci possiamo aspettare. Noi pratichiamo uno sconto del 30% su quasi tutti gli articoli, poi bisognerà aspettare sino a fine gennaio per l’avvio del periodo dei saldi. Anche quella scelta così avanti nel tempo è per noi un grosso guaio se come ci dicono in Costa Azzurra e nelle regioni confinanti inizieranno ben prima. E’ certo che sarebbe meglio che i saldi iniziassero a febbraio come era una volta ma le date devono essere uguali per tutti e in più dovrebbero tassare gli online ed aiutare invece quelli come noi che sono sulla strada e spesso funzionano anche come presidio del territorio, in certe serate fredde quando anche via Matteotti sembra deserta”.