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Continua la protesta del fiero popolo di Badalucco che NON VUOLE (il maiuscolo è voluto) la costruzione della diga il cui studio di fattibilità è stato finanziato dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.

Dopo i vari messaggi su striscioni comparsi all’ingresso del borgo della valle Argentina, è da poco comparso un nuovo segno tangibile di ribellione: sul muro di cemento della provinciale sito in località San Giorgio, dove oramai 20 anni fa si poteva ammirare un bel murales raffigurante tutti i paesi della vallata, ora troneggia un messaggio chiarissimo.

DIGA? NO GRAZIE“.

Una chiara presa di posizione in un luogo non casuale: era infatti, molto sottovoce, paventata la proposta di spostare in questa zona la diga, bypassando così Badalucco. Idea che non è andata tanto giù agli altri abitanti della valle, perché l’opera tolta a Badalucco veniva bellamente scaricata sulle sottostanti Taggia, Arma, Levà e la regione Prati Pescine.

Con questa scritta quindi i “baucogni” restituiscono sostegno a tutti coloro che finirebbero sotto questa “nuova diga”, gente che dal principio ha sostenuto la loro lotta. Perché Badalucco è “Il paese del buon vivere”, ma non dev’esserlo a scapito degli altri.