giuseppe conte

Il giorno è oggi. Quasi tutta l’Italia si appresta a rientrare in zona arancione con il divieto di spostarsi tra regioni, anche gialle, fino al 15 febbraio e nuove restrizioni valevoli fino al 5 marzo.

Il premier Giuseppe Conte ha firmato il nuovo decreto di questa estenuante battaglia al coronavirus. Decreto che entrerĂ  in vigore da domani e che avrĂ  ancora al suo interno: il coprifuoco dalle 22 alle 5, la didattica a distanza per le scuole superiori al 50% e le zone di differente colore.

Zone che saranno però inasprite. Per essere gialli l’indice rt dovrĂ  infatti essere inferiore a 1, superiore a questa cifra, come con ogni probabilitĂ  sarĂ  la Liguria che attualmente ha un indice dell’1,1, si andrĂ  in arancione mentre da 1,25 in avanti il colore sarĂ  rosso dove dovrebbero finire la Lombardia e la Sicilia, oltre a Bolzano. Oggi la cabina di regia governativa analizzerĂ  i dati covid per ufficializzare quali regioni, da domenica 17 gennaio, dovranno cambiare nuovamente colore.

Oltre a questa novitĂ  verranno riaperti i musei nelle regioni gialle, mentre rimarranno ancora chiuse palestre, piscine, cinema e teatri. Si potrĂ  andare a trovare, una sola volta al giorno e in un massimo di due persone, un parente o un amico ma non fuori regione neanche se in zona gialla, consentito invece nel comune anche se in arancione o rossa. Fino al 5 marzo varrĂ  poi la regola degli spostamenti a 30 km dal proprio comune per quelli con popolazione inferiore a 5mila abitanti escluso il capoluogo di provincia.

Confermato lo stop all’asporto per i bar dopo le 18. Chiusi anche gli impianti sciistici fino al 15 febbraio.

Da segnalare infine l’introduzione di una zona bianca, con uniche restrizioni distanziamento e mascherina, ma raggiungibile soltanto con tre settimane consecutive di incidenza di 50 casi ogni 100mila abitanti.