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Riviera Time vi porta nel passato, in un viaggio alla ricerca dell’origine di due delle chiese più antiche di Ceriana: la chiesa di Sant’Andrea e la cappella di San Salvatore.

Si apprende da un’intestazione del dipinto rappresentante il martirio di Sant’Andrea, che l’omonima chiesa fu completata il 12 aprile 1518, ma le origini di questo luogo di culto potrebbero essere molto più antiche. Una delle principali caratteristiche dell’edificio è l’alta torre campanaria, in passato utilizzata per avvistare potenziali invasori turchi o saraceni provenienti dalle valli. Anche se ciò non è mai stato verificato, si dice che all’interno di tale torre si trovino le vestigia di un tempio romano dedicato ad Apollo, risalente almeno al IV secolo avanti Cristo.

Il nostro pellegrinaggio prosegue attraverso la campagna e poi il bosco, per raggiungere la cappella di San Salvatore. Anche qui, il ciclo di affreschi risale al XVI secolo, più esattamente il lavoro fu concluso l’11 maggio 1511, come riportato dall’intestazione in caratteri gotici. Sappiamo, inoltre, da quest’ultima, che i finanziatori dell’opera dovevano chiamarsi Bartolomeo Morena e Guglielmo. Bartolomeo, d’altronde, è anche il nome del protagonista degli affreschi, apostolo di Gesù rappresentato mentre è intento a predicare in India, a praticare un esorcismo e a scacciare il demone Astaroth. Anche questo luogo, tuttavia, è molto più antico: secondo tradizione sembrerebbe che sia stato fondato da Lino, secondo Papa e diretto successore dell’apostolo Pietro, su un precedente luogo di culto legato alla cultura Ligure antica, e in particolare alla tradizione solare.