L’IIS “Colombo”, con le sue due sedi di Sanremo e Arma di Taggia, risulta primo vincitore in Liguria di un interessante progetto europeo che consentirà a quindici studenti del triennio degli indirizzi di Liceo Scientifico di trascorrere tre settimane di formazione in Inghilterra, completamente spesati, nell’ambito del PON denominato “FSE – Potenziamento dei percorsi di alternanza scuola-lavoro”, modulo “La lingua inglese chiave d’accesso per il lavoro”.

Prerequisito essenziale è essere in possesso almeno della Certificazione B1 (PET).

Si tratta di un progetto PON innovativo e di alto profilo finanziato dall’Unione Europea a cui l’Istituto ha aderito per il secondo anno, dopo la splendida esperienza dello scorso anno, quando i ragazzi per tre settimane hanno svolto varie attività in parte in una scuola per studenti stranieri, collaborando sia con gli addetti alla biblioteca e all’organizzazione informatica della scuola, sia con i responsabili dei corsi e delle uscite culturali; in parte in due hotel seguendo le istruzioni del “duty manager” nelle varie mansioni di management della struttura. Non sono mancate escursioni a Londra, Oxford e Bath o in località più vicine come la New Forest.

Questo nuovo progetto prevede un particolare approfondimento dell’organizzazione del mondo del lavoro, con l’inserimento dei ragazzi in enti pubblici e privati inglesi.

La Dirigente, prof.ssa Anna Rita Zappulla, ha intenzione ora di attivare la procedura organizzativa per realizzare già nel prossimo settembre le tre settimane di stage, in modo da consentire poi un successivo regolare andamento dell’anno scolastico per tutti i ragazzi coinvolti.

“Questo progetto – ci dice la prof.ssa Anna Maria Sciubba – riscuote un grande interesse tra i nostri studenti. Lo scorso anno siamo andati a Bournemouth. Al momento della partenza, i ragazzi hanno vissuto un insieme di sensazioni, quali l’eccitazione per l’esperienza che si accingevano a vivere, ma al tempo stesso la preoccupazione per l’attività che avrebbero fatto a contatto con inglesi nella cui lingua avrebbero dovuto interagire per tutto il periodo inseriti nel mondo lavorativo in un paese straniero, e il distacco dalla famiglia, dagli amici, dalle persone a cui ciascuno è legato. Il tutto si è poi trasformato in un grande entusiasmo! Anche quest’anno sono certa che l’esperienza all’estero arricchirà i ragazzi sia dal punto di vista culturale che umano.”