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Si è svolto ieri la 33esima edizione del “Ẽncontrẽ ën Tera Brigašca”, l’incontro del popolo brigasco che non avveniva dal 2019, a causa della pandemia e restrizioni dovute al covid. Un ritorno in grande stile con un festa che ha visto rincontrarsi a Verdeggia, frazione di Triora, i tanti amici e sostenitori di questa terra dalla grande storia.

Sono giunti in alta valle Argentina da tutti i paesi della terra Brigasca: da La Brigue e Morignole nella val Roja francese, da Piaggia, Upega, Carnino e Viozene in val Tanaro e da Realdo e Verdeggia per la valle Argentina. L’incontro di un popolo diviso ora tra Liguria, Piemonte e Francia ma unito da lingua e tradizioni racchiuse tra le alpi liguri.

L’incontro è stato organizzato dall’associazione “A VAŠTÉRA – Üniun de tradisiun brigašche” in collaborazione con la Pro Loco di Verdeggia: dopo la messa in brigasco celebrata da Don Alvise, aperitivo e pranzo con musica e canti tradizionali, oltre alla finale del primo torneo di petanque brigasco che ha visto trionfare Carnino nella finale con Verdeggia. Nel paese era visitabile la casa museo “Cà de Vitoriu” oltre ad alcune ambientazioni con oggetti tipici della vita pastorale per i carugi. Un gregge di pecore brigasche ha attirato la curiosità di grandi e piccini facendo risuonare campanacci da tempo assenti nei prati del borgo.

Una giornata che è come “una riunione di famiglia” e che testimonia quanto questi piccoli borghi disseminati tra valli, monti e confini siano in realtà una grande comunità ancora ricca di voglia di portare avanti le tradizioni ereditate.

Nel video servizio le interviste a Giovanni Belgrano, presidente dell’associazione culturale “A VAŠTÉRA – Üniun de tradisiun brigašche”, e a Romano Della Torre, presidente della Pro Loco di Verdeggia.