Ultima Cena_Domenico Piola
Ultima cena, Domenico Piola, 1649, Museo Diocesano di Arte Sacra, Pieve di Teco. Olio su tela, 221 x 394 cm.

È stata presentata venerdì 8 aprile al Museo Diocesano di Albenga la grande mostra Onde barocche. Capolavori diocesani tra 1600 e 1750, che sabato 16 aprile inaugurerà la sua parte “diffusa” alla sede dell’Oratorio della Ripa a Pieve di Teco dove sarà visitabile fino al 13 novembre 2022.

Nell’anno dedicato al Barocco, caratterizzato da numerose mostre ed eventi che approfondiscono una corrente artistica che ha dato splendidi frutti in Liguria tra Sei e Settecento, la mostra si inserisce nel progetto Superbarocco per il quale va ad arricchire la sezione “I Protagonisti”, un ventaglio di esposizioni diffuse in tutta la Liguria.

Onde barocche non focalizza un centro geografico unico, ma racconta la storia artistica di una Diocesi attraverso il suo territorio: al Museo di Albenga e all’Oratorio della Ripa di Pieve di Teco si uniranno infatti altri undici siti diffusi sul territorio. La mostra porta sotto i riflettori la ricchezza del patrimonio barocco accogliendo capolavori tra i più importanti e affascinanti del periodo, a dare la misura di quanto ricche fossero la vitalità artistica e la committenza dell’epoca.

Tra i protagonisti della mostra, che tra Albenga e Pieve di Teco dà spazio a opere pittoriche con alcuni splendidi esemplari di scultura, Guido Reni, Giovanni Lanfranco, Domenico Fiasella, Luciano Borzone, Giulio Benso, i De Ferrari, Gioacchino Assereto, Giovanni Battista Casoni, Domenico Piola e Anton Maria Maragliano. Nello specifico, l’Oratorio della Ripa ospita nove opere tra cui si distinguono quelle di Giulio Benso, artista originario di Pieve ma affermato a Genova, noto per le doti di prospettico e per aver affrescato la chiesa francescana genovese dell’Annunziata del Vastato.

Onde Barocche non è solo esposizione di tesori artistici, ma un percorso che unisce storia, cultura e itinerari invitando alla scoperta di alcuni tra gli esempi più significativi del periodo compreso tra il 1600 e il 1750 e diffusi sul territorio. La mostra incoraggia l’approfondimento di una stagione altissima dell’arte di tutti i tempi attraverso lo stupore e la meraviglia: un invito rivolto a tutti, non solo agli esperti, per un viaggio tra gli autori più noti del periodo.

La mostra è realizzata in collaborazione con Scuderie del Quirinale e Palazzo Ducale Fondazione per la Cultura Genova, dove sono allestite due parallele esposizioni dedicate al Barocco che si richiamano reciprocamente nei temi e negli artisti e che espongono tre opere provenienti dal Ponente ligure pronte a tornare in sede per essere ammirate: a Roma Il Battesimo di Cristo di Anton Maria Maragliano e le Tentazioni di Sant’Antonio di Giulio Benso, a Genova l’Assunta, sempre del Benso.

Curata dall’arch. Castore Sirimarco, direttore dell’Ufficio Beni Culturali della Diocesi e da Don Emanuele Caccia, vicedirettore del Museo Diocesano, Onde barocche vede inoltre la collaborazione con la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Imperia e Savona, che ha offerto il proprio contributo scientifico.

La visita all’Oratorio della Ripa di Pieve di Teco non esclude quella al Museo Diocesano di Albenga, ma la integra: sono infatti previste specifiche riduzioni nel biglietto per quanti visiteranno entrambe le sedi (info sul sito www.formaelucis.com). La sede di Albenga propone una nuova veste espositiva che trasforma totalmente, rinnovandolo, il percorso di visita museale, e include aree accessibili per la prima volta. Il visitatore è incoraggiato a lasciarsi affascinare da un senso di stupore, un sentimento in linea con la forte volontà comunicativa del Barocco.

Alla mostra saranno affiancati incontri tra cui un ciclo di approfondimenti con la Fondazione Arte della Seta Lisio di Firenze dedicati al mondo della sartoria e della moda, per un’innovativa linea di lettura delle opere esposte, ma anche appuntamenti dedicati a temi di musica sacra nell’epoca post-tridentina e barocca. Nel calendario di iniziative parallele non mancheranno approfondimenti scientifici sul tema del barocco sul territorio diocesano in collaborazione con la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Imperia e Savona. Anche le scuole saranno coinvolte, con visite progettate per la per primaria e la secondaria di primo e secondo grado e con laboratori ideati e gestiti da figure professionali, ma anche con lezioni in classe.

La mostra Onde barocche. Capolavori diocesani tra 1600 e 1750 è realizzata grazie al contributo della Fondazione De Mari e con il patrocinio di Pontificio Consiglio della Cultura, Comune di Albenga, Comune di Pieve di Teco. Top sponsor sono: Gruppo Verus, Sacchi Giuseppe s.p.a., Lusardi restauri 1951, CMF impianti di Donato Claudio, Kreo Costruzioni s.a.s.