Ci sarà anche il vicepresidente della Regione Liguria con delega all’Agricoltura Alessandro Piana all’incontro culminante del progetto dimostrativo “Olig + Dimostrazione delle innovazioni sviluppate per l’incremento della produttività nell’olivicoltura ligure” nella mattina del 6 ottobre a Lucinasco. Con Giovanni Minuto direttore del CeRSAA (Centro di Sperimentazione e Assistenza Agricola della Camera di Commercio Riviere di Liguria), il vicepresidente Piana raccoglierà le prospettive di questo studio che, tra i primi in Italia, affronta l’applicabilità, l’efficacia e l’economicità dell’impiego di APR (Aeromobili a Pilotaggio Remoto o “droni”) per la difesa fitosanitaria a basso impatto contro il parassita-chiave dell’olivo: Bactrocera oleae (la cosiddetta “mosca dell’olivo”). L’obiettivo di “Olig + Demo buone pratiche” è quello di illustrare l’efficacia delle innovazioni introdotte in tema di difesa fitosanitaria dalle tecniche innovative di monitoraggio all’impiego di strategie e modalità di difesa sempre meno impattanti.

“La protezione delle colture e nel caso specifico dell’oliveto – spiega il vicepresidente della Regione Liguria Alessandro Piana – riveste un ruolo fondamentale nel processo produttivo. L’utilizzo di droni, combinato con la distribuzione puntiforme di prodotti “attract and kill”, risulta particolarmente efficace perché semplifica le fasi di distribuzione dei prodotti, tutela l’incolumità degli operatori, garantisce una deriva trascurabile e residui negli alimenti molto più bassi rispetto a quelli riscontrati con l’impiego di metodologie e prodotti tradizionali. La richiesta dell’utilizzo del drone, al fine di valutarne l’efficacia nella protezione dell’olivo, si inserisce in un percorso di sostenibilità ambientale ed economica perseguito da Regione Liguria con il Servizio Fitosanitario e autorizzata dal Ministero della Salute, Direzione Generale per L’igiene e la Sicurezza degli Alimenti e la Nutrizione. È un passo in avanti significativo in difesa delle nostre olive”.

“Le sfide lanciate dallo European Green Deal – aggiunge il direttore del CeRSAA Giovanni Minuto – condurranno nel volgere di pochi anni alla forte riduzione dei mezzi chimici di sintesi utilizzati per la difesa delle colture. Esse devono essere lo stimolo a sviluppare, mettere a punto e verificare strategie e tecniche di difesa innovative. Iniziative di questo tipo appaiono fondamentali in contesti quali l’olivicoltura ligure dove la difficile accessibilità alle ‘fasce’, la scarsità di risorse come l’acqua e l’elevata richiesta di manodopera sono tra le cause di riduzione delle superfici coltivate”.

Il progetto di avvale di fondi della misura 01.02 del Programma di Sviluppo Rurale della Liguria a parziale copertura dei costi. Tutte le informazioni sul sito https://www.cersaa.it/olig/.