Intervento di ‘Imperia al Centro’ sul rapporto di Legambiente che vede la cittĂ di Imperia al 90° posto nella classifica di Ecosistema Urbano 2019:
âLa sconsolante classifica del rapporto annuale Legambiente vede Imperia per il secondo anno consecutivo alla posizione numero 90 su 104 Comuni; Ăš interessante notare che negli anni 2016 e 2017 si era risaliti alla posizione n° 66 e 68, ma ovviamente per i nostri attuali amministratori siamo precipitati 22 piani piĂč in basso âper colpa di quelli che câerano primaâ.
Anno | Punteggio | Classifica |
2014 | 44,2% | 76° |
2015 | 46,7% | 73° |
2016 | 49,0% | 66° |
2017 | 45,8% | 68° |
2018 | 42,0% | 90° |
2019 | 39,5% | 90° |
Diamo atto allâassessore Gandolfo che lâavvio del porta a porta e la differenziata finalmente sopra al limite di legge 65% porteranno beneficio alla classifica, e sorvoliamo sulle sporcizia della cittĂ e sulla scomoditĂ del servizio mastelli & carrellati, sperando che il nuovo bando possa migliorare la situazione.
Un punto della classifica molto caro a Imperia al Centro riguarda le isole pedonali: in questo campo purtroppo lâamministrazione Scajola sta cercando di distruggere tutto il lavoro fatto negli anni precedenti mettendo posti auto e moto un poâ ovunque e riaprendo le ZTL al traffico veicolare, ma si ricordino che chi semina parcheggi raccoglie traffico e smog.
Le isole pedonali sono sempre divisive, con favorevoli e contrari; per farle funzionare ci vuole fermezza e scelte chiare, per modificare le abitudini di cittadini e negozianti in modo definitivo. E invece lâamministrazione Scajola usa questo argomento per pagare debiti elettorali, dicendosi favorevole alle pedonalizzazioni ma smentendolo nei fatti, e creando quindi confusione. Nellâincertezza, nessuno farĂ investimenti: chi volesse avviare unâattivitĂ al Parasio, o in Via Cascione, deve capire se gli conviene aprire un drive-in, come al centro commerciale, oppure un ristorante con dehors contando su una zona pedonale riqualificataâŠ
Non possiamo fare a meno di notare come tutti i commentatori della classifica Sole 24 Ore – Legambiente facciano la gara per assumersi la paternitĂ del progetto della pista ciclabile e dellâottenimento del finanziamento da 18 milioni del Bando Periferie Urbane, ma corre lâobbligo di rinfrescare la memoria a tutti quanti: il progetto di massima fu redatto in soli due mesi nellâestate 2016, con un lavoro titanico degli uffici tecnici del Comune sotto la direzione degli allora assessori Abbo e Fresia, oggi in Imperia al Centro, e ha ottenuto la posizione 43 su 120 progetti in Italia, nonostante il ridottissimo tempo a disposizione. Il progetto DEFINITIVO fu approvato il 6 giugno 2018 dalla giunta uscente, pochi giorni prima delle elezioni, e lâamministrazione Scajola ha poi approvato il progetto esecutivo, identico, il 13 settembre 2018.
Sono state inserite in seguito alcune varianti, nella redazione del bando di gara, come migliorie richieste a carico del vincitore, che non hanno modificato affatto lâimpianto del progetto iniziale e tra le quali lâunica degna di nota Ăš il prolungamento del percorso sino alla Rabina (sorvoliamo, per il momento, su ascensori e passerelleâŠ).
Troviamo esilarante il comunicato del fantastico trio dei capigruppo di maggioranza i quali, nel tentativo di denigrare il progetto ereditato dalla precedente amministrazione, affermano che âĂš bastato disegnare una linea rossa al posto dei binari ferroviari per reperire le risorse.â

Purtroppo per loro, âgreen lineâ significa âlinea verdeâ e non âlinea rossaâ⊠ma vista la poca dimestichezza con la lingua italiana che hanno giĂ dimostrato con la mozione âplastic freeâ da 36 errori di ortografia, comprendiamo che con lâinglese abbiano difficoltĂ ancora maggiori.
Lâunica linea rossa, anche in questo caso, Ăš quella che serve per correggere le loro castronerie.â