‘Sinistra in Comune e Sinistra Italiana’ intervengono sul consiglio comunale di ieri ad Imperia. L’assise ha visto come punto e dibattito centrale il futuro dello stabilimento Agnesi e dell’area delle ex Ferrieri.
Nel comunicato stampa si legge:
“Il dibattito in consiglio comunale sulla mozione delle minoranze sullâAgnesi ha offerto uno spettacolo avvilente.
Dai banchi della maggioranza si Ăš impostata tutta la discussione sulla ormai polverosa posizione ideologica tra la “modernitĂ ” della visione turistica della cittĂ contrapposta a quella definita “antica” ed anacronistica della sinistra, soprattutto di quella “radicale”, che punta ancora sulle industrie. Ormai stanco refrain di un dibattito che si viveva in consiglio comunale da fine anni 90 in cui lo scajolismo rampante ha costruito un progetto di cittĂ rivelatosi fallimentare e che oggi Ăš sotto gli occhi di tutti. Una cittĂ senza piĂč un tessuto produttivo e senza neanche una idea di sviluppo turistico, dove i giovani che studiano sono costretti ad andare via e quelli che decidono di rimanervi hanno scarsissime possibilitĂ di lavoro stabile.
Abbiamo sentito riecheggiare gli annunci di prodigiosi progetti (l’ultima speculazione edilizia regalata a Colussi nelle ex ferriere) in grado di creare âmagicamenteâ centinaia di posti di lavoro. Proprio come ai tempi dei proclami sul porto turistico dove i nuovi posti di lavoro sono svaniti come i soldi incassati da Caltagirone.
Abbiamo ancora una volta assistito ad un dibattito in cui una organica visione di sviluppo della cittĂ Ăš stata piegata agli interessi di poco affidabili imprenditori rapaci.
CosĂŹ procedendo in questi ultimi venti anni ad Imperia si sono assecondate le chiusure delle storiche imprese locali, incentivata la speculazione e la rendita immobiliare per un progetto di sviluppo di cittĂ ormai evidentemente fallito.
La chiusura dell’Agnesi Ăš stata la piĂč clamorosa e vergognosa vicenda di questa parabola su cui, nel dibattito di questa sera, si Ăš riusciti a compiere l’ultimo scempio.
Lo si Ăš fatto sulla pelle degli operai presenti in consiglio sul cui volto era ben evidente lo sgomento per ciĂČ che sentivano. A loro non si Ăš data nessuna risposta per cercare soluzioni occupazionali realistiche, ma addirittura un macabro gioco sui numeri di quanti avrebbero trovato altri lavori ed una irrispettosa paternale che ne ha scatenato la reazione e l’abbandono protesta della sala consiliare.
A dispetto di ogni ragionevolezza la maggioranza ha negato di legare i progetti edilizi sull’area ex ferriere al futuro dello stabilimento aprendo di fatto le porte ad ogni progetto che Colussi deciderĂ di portare avanti. Ha sostenuto che in quell’area dovrĂ al piĂč rimanere un segno della passata presenza di un stabilimento, praticamente una lapide.
Ovviamente nessun giudizio si Ăš posto da parte della maggioranza sul mancato rispetto da parte di Colussi di tutti gli impegni presi, imprenditore “meritevole” con cui Scajola ha giĂ annunciato prossimi amichevoli incontri.
Anche nella posizione espressa in merito dalle opposizioni Ăš mancata una proposta che, partendo dal punto fermo della indisponibilitĂ a trattative al ribasso con Colussi, guardasse ad un rilancio di sviluppo che coinvolga l’intera area. Per noi, un progetto che tenga insieme il sistema logistico portuale, la ripresa della storica attivitĂ produttiva di pasta di qualitĂ ed un sistema museale sulla storia imprenditoriale dell’Agnesi. Una proposta questa che puĂČ dare risposte concrete agli operai che han perso il lavoro, che guarda alle piĂč moderne esperienze di integrazione tra le produzioni alimentari di qualitĂ ed il turismo, e che restituisce alla cittĂ un pezzo glorioso della sua storia.
Un progetto su cui invitiamo tutte le forze politiche, sindacali e sociali della cittĂ a dare un contributo per costruire una proposta alternativa da contrapporre all’ennesima operazione speculativa in stile vintage decadente portata avanti dalla giunta Scajola.”