
Ha destato, e continua a destare, preoccupazione la situazione delle decine di migranti che stazionano lungo il fiume Roja e che non hanno abbandonato i loro rifugi di fortuna neppure durante lâondata di gelo degli ultimi giorni. âNoi abbiamo continuato a fare quello che facciamo, perchĂ© di piĂč non possiamoâ, spiega Christian Papini della Caritas Diocesana Sanremo-Ventimiglia. âAbbiamo cercato di convincerli ad andare nel campo della Croce Rossa, ma non voglionoâ.
Papini spiega quali sono le ragioni che spingono queste persone, malgrado il gelo e la neve, a preferire le tende e il flebile calore di qualche falĂČ acceso sul fiume al centro di accoglienza del parco Roja. âHanno paura di essere schedati e il fatto che vengano prese le impronte Ăš sicuramente un deterrenteâ, dichiara. âcredo anche che i passeur, per non perdere potenziali clienti, abbiano fatto circolare la voce che una volta entrati non si possa piĂč uscireâ.
Si torna poi sulla Chiesa delle Gianchette, che fino a poco tempo fa ospitava le donne e i minori non accompagnati. âCredo che chiuderla sia stata una decisione miopeâ, afferma Papini. âLâaltro giorno Don Rito lâha riaperta momentaneamente. Lâanno scorso questo problema del freddo non si era posto, proprio grazie alle Gianchetteâ.
Chiusura dedicata ai numeri. âFino alla scorsa settimana le persone che si rivolgevano a noi, che poi sono quelle del fiume, erano circa 250. Forse câĂš stato in questi giorni un leggerissimo calo, ma i numeri sono stabili. Anzi, rispetto a un anno fa sono aumentati e sono cresciuti del 14% solo nellâultimo mese. Oggi â conclude â provengono per la maggior parte dallâEritreaâ.