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È purtroppo stato un weekend da incubo quello appena trascorso dal comune di Cervo. L’emergenza idrica ha dato un ulteriore strappo lasciando tantissime utenze, soprattutto nella parte alta e nel centro storico, senz’acqua.

Il Comune è intervenuto, insieme a Rivieracqua, per mettere delle pezze sotto forma di autobotti e cisterne in grado di fare da palliativo alla complessa situazione. Il sindaco Lina Cha ha inoltre firmato un’ordinanza di divieto di utilizzo dell’acqua per inaffiamento, riempimento di piscine e altri usi diversi da quello potabile e di igiene personale valida fino al 31 agosto. In serata poi il tavolo permanente convocato in Provincia con la paventata possibilità di riattivare il Roja 1, chiuso da tre anni.

Oggi, nel day after, di una domenica quantomeno turbolenta abbiamo raggiunto telefonicamente il sindaco Lina Cha che ci ha spiegato: “La situazione non si presenta in maniera positiva neanche per il futuro, il problema esiste ed è grave per noi come per altre realtà della provincia. Per questo motivo è stato convocato un tavolo permanente. Questa mattina c’è stato un sopralluogo dei tecnici di Rivieracqua per poter sistemare la vasca di accumulo di fronte a quella di San Bernardo. Questa è di circa 100 mc di acqua, non risolverà il problema ma sarà di aiuto.

Tutti gli operatori turistici si sono poi dotati di vasche di riserva e noi dobbiamo cercare di consentirgli di poter continuare la loro attività garantendogli di non rimanere senz’acqua. Dal canto mio invito a usarla con parsimonia e ho emesso un’apposita ordinanza”.

Proprio gli operatori turistici e i visitatori del bel borgo si sentono, ovviamente, penalizzati. Nei loro confronti Cha dice: “Non ci aspettavamo una situazione di questo genere. Nel mese di gennaio, con i tecnici di Rivieracqua, eravamo abbastanza tranquilli sul fatto che partisse il primo lotto del masterplan Roja all’interno del quale avevamo inserito anche un progetto di recupero delle vasche delle Morene che avrebbero una portata di 900 mc. Così non è stato e di conseguenza ci troviamo in questa difficoltà. Capisco la rabbia dei turisti e degli operatori, sono dalla loro parte. Mi sento anche io in questo stato di impotenza e rabbia per il tempo perso. Oggi però dobbiamo affrontare sul qui e ora la situazione cercando di agire e rassicurare, questo è il mio compito come sindaco”.