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La società Autostrada dei Fiori comunica che intorno alle 11 di questo venerdì 3 gennaio una coda si è formata alla barriera di Ventimiglia in direzione Italia. Difficile pensare che si tratti dell’avvisaglia della seconda ondata di rientro di fine vacanze, ondata che si prevede possa scattare a partire da domenica 5. Molto più facile affermare che l’appeal del mercato delle bancarelle del venerdì a Ventimiglia faccia da polo attrattivo per tanti turisti giornalieri.

La stessa situazione si attende per domani anche a Sanremo. Le previsioni non saranno proprio da bollino nero ma è scontato ipotizzare l’arrivo di un gran numero di mezzi provenienti per la stragrande maggioranza dalla vicina Costa Azzurra.

Domani infatti scattano i saldi invernali in tutta la Liguria e la combinazione con il tradizionale appuntamento del mercato ambulante del sabato a Sanremo non può che generare una giornata di passione sulle strade della città dei fiori.

Non sarà certo una novità dato che proprio Sanremo predica bene ma razzola male. Le proteste contro il caos sulla A10 nei giorni di fine dicembre sono state univoche, una vera e propria ondata di indignazione contro chi (chi? Regione Liguria, Governo, concessionarie?) ha ridotto ad un incubo il viaggio dei turisti del nord Italia verso la nostra Riviera.

Razzola male perché ieri, ad esempio, la coda per entrare a Sanremo da ovest ha raggiunto la linea di confine con Ospedaletti all’altezza di Capo Nero a causa di un modesto ‘lavori in corso’ nei pressi di un tombino (!) sulla passeggiata Imperatrice.

E anche perché da giorni, addirittura settimane, il semaforo intelligente a metà via Padre Semeria, arteria che scarica tutto il flusso automobilistico in uscita dall’autostrada sull’Aurelia, non funziona più e fa scattare il rosso in automatico con il semplice transito di qualsiasi mezzo e non solo per quelli pesanti come era stato programmato. Conseguenza, code anche lì, pure per tutti quelli che se ne vogliono semplicemente andare via o raggiungere la popolosa frazione di Coldirodi. E l’alternativa strada del Solaro, stretta e tortuosa, si trova a sopportare una massa di vetture che la rende semplicemente pericolosa.