Villa Sultana: crocevia del lusso europeo durante la Belle Époque
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Ospedaletti fu un importante crocevia della grande nobiltà europea durante la Belle Époque, di importanti personaggi e del lusso e il suo simbolo fu Villa Sultana, nella cui storia si uniscono le figure dell’architetto Garnier, del pittore Claude Monet e dell’amico e grande proprietario terriero Francesco Moreno.

Villa Sultana, fu il primo Casinò d’Italia edificato nel 1884 su progetto dell’architetto Sebastien Marcel Biasini per conto della Societe Fonciere Lyonnaise che aveva fatto grossi investimenti nel Ponente ligure.

La scrittrice Gisella Merello ci racconta: “É importante partire da Villa Sultana. La Villa era sta progettata ispirandosi allo stile del Secondo Impero di cui sappiamo che l’emblema era stato Garnier con l’Operà di Parigi, il quale oltre a risiedere per lungo tempo a Bordighera progettò altri importanti edifici in zona che ispirarono Biasini.”

Ad Ospedaletti, preferita a Bordighera considerata troppo cara, la Societe aveva acquistato numerosi ettari di terreno con l’intento di fare un polo turistico di lusso per l’alta aristocrazia europea.

La Societe aveva commissionato il Casinò, l’Hotel del la Rene, una serie di ville e un tempio protestante: “Il tempio ci riporta a Garnier perchè fu commissionato a lui nel 1883 dove preparò un progetto che conosciamo grazie ad un depliant promozionale. La cosa curiosa è che sul campanile vi era una meridiana invece di un orologio, in onore forse delle splendide giornate del Ponente.”

Anche la figura di Claude Monet si incrocia con quella di Villa Sultana nelle parole di Gisella Merello: “Appena inaugurata, a febbraio arriva Claude Monet con il suo referente a Bordighera, Francesco Moreno, famoso per il suo giardino conosciuto in tutta europa”. Continua Gisella: “A Villa Sultana approfondiscono la loro conoscenza davanti ad un gelato sulla terrazza del Casinò. In una lettera che Monet scrive alla sua compagna Giverny, il pittore sottolinea il lusso sfrenato che caratterizzava questa zona di Ospedaletti.”

Nel video l’intervista completa a Gisella Merello.