diego pani

Sono più di vent’anni che l’ODV Caritas Intemelia porta avanti, in convenzione con il Distretto Socio sanitario e l’ASL (Centro Salute Mentale), progetti di Educativa Territoriale per persone e nuclei familiari vulnerabili. Molte persone hanno difficoltà ad affrontare il “vivere quotidiano”. Non sempre hanno gli strumenti adatti per relazionarsi con la complessità della nostra società sempre più alienante e competitiva. Basso grado di istruzione, fragilizzazione delle reti primarie e secondarie, difficoltà relazionali, vulnerabilità psichica ecc.. Tutto quello che spesso sta alla base della povertà.

“L’idea è quella di riuscire a creare una “Nicchia Relazionale” con la persona – spiega il direttore Christian Papini – Riuscire ad essere un facilitatore. L’Educatore Professionale cerca di mantenere la motivazione al cambiamento della persona seguita. Lo aiuta a rielaborare le esperienze, anche i fallimenti. Mantiene i contatti con la rete dei Servizi in cui la persona è inserita. Lo aiuta nella gestione della casa, del denaro, del tempo libero, del processo di cura. Ad oggi sono inseriti all’interno del progetto 93 nuclei familiari (anche composti da singoli) per un totale di 171 persone.

Un mese fa circa, leggendo della splendida iniziativa dello Chef Diego Pani, Desco Secondino, nata durante la tragedia dell’alluvione, abbiamo immediatamente avuto il desiderio di incontrarlo.

Un lunedì mattina ci incontriamo presso la nostra Sede. Ci sediamo fuori e iniziamo a parlare io, il nostro Presidente, e lo Chef. Subito sentiamo una sintonia di intenti e decidiamo di organizzare un pranzo di Natale a domicilio per tutte le persone da noi seguite sul territorio Ventimigliese. Parliamo di circa 110 pasti, considerando anche  chi vive nel nostro Condominio Solidale “Casa Moroni”, nella nostra Accoglienza Maschile e presso l’Alloggio Protetto la “Nicchia”. Ciò che ci spiega lo Chef, e che condividiamo del tutto, è che il Bello, la cultura, passa anche attraverso il cibo. Non ha prezzo dare questa possibilità a persone che non possono permetterselo, persone del nostro territorio, che vivono loro malgrado in realtà degradate e che con fatica sopravvivono. Siamo quindi grati allo Chef Pani per ciò che sta facendo e per l’entusiasmo che dimostra”.